A seguito di una capillare attività di indagine espletata dalla Sezione Operativa Sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni di Crotone, in data 10 maggio 2023 veniva data esecuzione all’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Crotone, su richiesta del Pubblico Ministero, dell’obbligo di presentazione alla P.G. nei confronti di un soggetto, resosi responsabile di una serie di truffe ai danni di privati cittadini residenti sull’intero territorio nazionale, sono stati, inoltre sequestrati quattro conti correnti sui quali, venivano versati i proventi dell’attività illecita.

Il predetto soggetto, già noto per analoghi precedenti, ha agito in concorso con altre quattro persone, tutte deferite alla locale A.G. per la medesima fattispecie criminosa.

L’indagine, è nata circa due anni fa, con la denuncia da parte di un imprenditore crotonese che opera nel settore delle piscine e che veniva subissato di chiamate e richieste da parte di utenti che vedevano annunci commerciali dei quali lo stesso, ne disconosceva la paternità.

Da qui iniziano una serie di accertamenti, a cui sono seguite una serie di perquisizioni eseguite presso le abitazioni dei presunti autori del reato, nel corso delle quali sono stati individuati: carte di credito, dispositivi informatici e telefonici.

Dall’esame del materiale sequestrato e attraverso tutta un’attività di indagini informatiche e telematiche è stato possibile smantellare la trama che gli odierni indagati avevano creato ad hoc per truffare le proprie vittime.

Pertanto, i truffatori, creavano un finto sito riferito ad una vera azienda, avviando trattative di vendita al solo scopo di truffare gli ignari acquirenti. Il proprietario della azienda di conseguenza, improvvisamente veniva subissato di contatti da parte di privati per degli annunci commerciali di un sito che la sua azienda non ha mai avuto; ragion per cui, l’imprenditore ha sporto denuncia.

I malfattori, adescavano così le loro vittime, che si intrattenevano sul falso sito web vendendo piscine gonfiabili da spedire all’acquirente a prezzi vantaggiosi i cui pagamenti confluivano sui conti bancari di prestanomi senza ricevere la merce.

Grazie all’intervento della Polizia Postale è stato possibile interrompere e bloccare il flusso di acquisti che aveva già portato nelle tasche dei presunti truffatori diverse decine di euro.Il caso menzionato e oggetto d’indagine, è solo l’ultimo di una innumerevole serie di casi che ogni giorno ed, in maniera incessante, finisce sotto la lente d’ingrandimento delle donne e degli uomini della Polizia Postale- Centri Operativi Sicurezza Cibernetica, i quali sempre in prima linea, sono impegnati in attività preventiva e repressiva dei reati sul web anche, attraverso costanti campagne di sensibilizzazione al servizio dell’intera comunità.

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