FUSCALDO- Mentre continuano, anche in queste ore, gli interventi nelle zone maggiormente colpite dal maltempo della scorsa notte, sono diverse le strade, liberate dal fango e dai detriti, già nuovamente fruibili ai veicoli. Le arterie stradali principali sono state riaperte; Resta chiusa l’area di via Molino insistente nei pressi del torrente Mercaudo (zona Villaggio Grimoli); Il sindaco Giacomo Middea ha dovuto ordinare lo sgombero di alcune famiglie, le cui abitazioni sono state rese inagibili dalle violenti piogge e dalle conseguenti alle esondazioni. In una missiva indirizzata al Presidente della Regione, Roberto Occhiuto e, per conoscenza, alla Protezione Civile ed alla Prefettura di Cosenza, il sindaco Giacomo Middea ha richiesto la dichiarazione dello stato di calamità naturale per il territorio fuscaldese. “Oggi, tutto il nostro territorio, è stato assoggettato a fenomeni di piogge intense, che hanno portato all’esondazione di alcuni torrenti, causando l’intralcio ed addirittura l’interruzione della pubblica viabilità comunale e provinciale in più punti” – è quanto si legge nella lettera del primo cittadino Middea, firmata anche dal responsabile del settore lavori pubblici ed urbanistica, l’ing. Paola Di Stio, e dal responsabile della Protezione Civile comunale, l’ing. Agostino Scofano, che prosegue: “Durante i sopralluoghi d’urgenza, sono stati accertati una serie di danneggiamenti alle infrastrutture ed alle strutture comunali, oltre a smottamenti e frane che hanno interessato le sedi stradalicomunali e provinciali. In aggiunta, a seguito dell’avvenuta constatazione dello stato dei luoghi e delle cose, stante la grave situazione di emergenza in atto, per tramite del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile, abbiamo attivato e coordinato, nell’immediato, i dovuti interventi finalizzati alla messa in sicurezza della viabilità, delle infrastrutture e delle strutture comunali, sia al ripristino della percorribilità della pubblica viabilità. C’è però da sottolineare, che numerose attività commerciali ed alloggi di civili abitazioni, ubicati al piano terra e seminterrati, sono state invase da acque, fango e detriti. Infine, per completare l’iter ricognitivo dello stato dei luoghi, con ordinanza sindacale abbiamo disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, nonché si è ordinato, a tutti i cittadini, di non avvicinarsi e/o sostare nei pressi di corsi d’acqua, torrenti, sottopassi, di parchi, giardini e alberi e in tutte le zone che dovessero apparire pericolose”. La nota conclude: “La conta dei danni, subita sia dal pubblico, che dai privati, non è ancora finita, ma è evidente che, per tutto quanto si è registrato e per ciò che abbiamo subito, non si può non chiedere, alla Giunta regionale della Calabria, di deliberare, per il nostro Comune, lo stato di calamità naturale. Confidiamo in un’attenzione di cui, in questo momento, tutta la nostra Comunità ha bisogno”.

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