Con propria nota del 19.10.2022 e in riscontro della nostra richiesta inoltrata lo scorso venerdì a tutti gli enti interessati, la Soprintendenza di Cosenza, alla quale va il nostro più sentito ringraziamento, ha preso in considerazione la possibilità di avviare il procedimento di Dichiarazione di notevole interesse pubblico ai sensi
dell’art. 138 e ss. del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i. inerente la “Ferrovia storica Paola-Cosenza”.
Il procedimento di verifica, a norma dell’art.12 del medesimo decreto, dovrà concludersi entro centoventi giorni dal ricevimento della richiesta.
La Soprintendenza ha inoltre precisato che, in ogni caso, “le cose immobili appartenenti allo Stato, alle
regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente e istituto pubblico e a persone giuridiche
private senza fine di lucro, aventi più di settant’anni ed opera di autore non più vivente sono sottoposte a tutela ex lege. Pertanto, per tali immobili si applica la disciplina contenuta nella Parte Seconda del su citato D. Lgs. 42/2004 e s.m.i. fino ad avvenuta Verifica di Interesse Culturale”.
Se dovessero ritenere sussistenti le condizioni per un simile riconoscimento, come da noi affermato con
apposita relazione a firma dell’arch. Francesco Cassano, si aprono spiragli importanti non soltanto per
l’inserimento di questa importante tratta ferroviaria tra quelle tutelate dalla legge n. 128/2017, ma soprattutto
quale attestato per le tante iniziative portate avanti in questi anni per il recupero di un importante attrattore
turistico. Per la prima volta nel nostro territorio potremmo attivare un’innovativa filiera turistica in grado di
contribuire ad uno sviluppo sostenibile per i comuni di Paola e di San Lucido in particolare, con la creazione
di diversi posti di lavoro e movimentazione delle economie locali.
La richiesta di apposizione del vincolo di tutela formulata giorni addietro dal consigliere Andrea Signorelli
si è resa necessaria – lo ricordiamo – in quanto, a seguito dell’avvio della Conferenza di servizi per la
costruzione delle due nuove gallerie Santomarco, RFI S.p.A. ha previsto la demolizione della prima parte del
tracciato della ferrovia storica del 1915 con conversione di una sezione in strada, ignorando del tutto – nei
propri elaborati progettuali – il valore antropologico, culturale, artistico e ambientale di quest’opera. Si tratta
infatti di un raro esempio di cremagliera a scartamento ordinario.
Di notevole importanza è, inoltre, la circolare n. 33 del 13.10.2022 a firma del Ministero dell’Economia e
delle Finanze con la quale si stabilisce il criterio secondo cui tutte le misure dei Piani nazionali per la ripresa e
resilienza (PNRR), sia riforme che investimenti, debbano soddisfare il principio di “non arrecare danno
significativo agli obiettivi ambientali”. Tale vincolo si traduce in una valutazione di conformità degli interventi
al principio del “Do No Significant Harm” (DNSH). Altro aspetto carente nell’ipotesi progettuale formulata da
RFI per le nuove gallerie, sia in termini di rispetto ambientale che di pericolosità dal punto di vista geologico
e sismico del nostro territorio, anch’esso opportunamente segnalato nei giorni scorsi da questo Gruppo
consiliare.
Sotto questo punto di vista, confidiamo nel buon senso generale e in una modifica sostanziale del progetto
presentato, puntando sul recupero dell’esistente, la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della salute dei
cittadini. Il primo passo da compiere è la dovuta interruzione della Conferenza di servizi da parte di RFI S.p.A..
Il Consigliere comunale, avv. Andrea Sig

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