DOMANDA: Sei stata a Paola per esprimere tutta la tua solidarietà a Cristian Filippo. Quale è la tua posizione in merito a questa contorta vicenda conclusasi con l’assoluzione del giovane?

RISPOSTA: “Sono anni che mi batto per la legalizzazione della cannabis. Ho presentato una proposta di legge a mia prima firma nel 2018, ho sottoscritto nel 2017 quella di iniziativa popolare promossa dell’Associzione Coscioni che aveva dato seguito alla sentenza della Corte Costituzionale 32 del 2014, che ha sconfessato la legge Fini Giovanardi e ha avuto l’adesione della Direzione nazionale Antimafia.
La legalizzazione delle droghe leggere rappresenta lo strumento più importante per il riscatto di milioni di consumatori dal mercato criminale, sottraendo alle mafie una delle principali fonti di finanziamento.
La vicenda di Cristian è ancora più drammatica. Abbiamo approvato già nel 2017 una proposta di legge che autorizza l’utilizzo terapeutico della cannabis ma la scarsa disponibilità nelle farmacie e la mancanza di una legge regionale che attui la circolare del ministero della salute, costringono le persone malate come Cristian a fare piccole coltivazioni domestiche per approvvigionarsi di quello che per loro è la fonte principale di cura. Anche su questo avevamo già approvato in commissione giustizia alla Camera un testo di legge che autorizzava la coltivazione domestica per uso personale, ma la fine anticipata della legislatura ne ha impedito l’approvazione.
Se sarò rieletta proseguirò nel mio impegno per una battaglia giusta che tuteli i diritti dei più deboli”.

DOMANDA: Il Tirreno Cosentino è costretto a dover fronteggiare una situazione che non può più esser considerata emergenziale: Quella della sicurezza. Cosa ne pensi? Cosa vuole fare il Partito Democratico nel merito?
RISPOSTA: “I gravi episodi criminosi che si sono registrati negli ultimi tempi impongono una efficace controffensiva dello Stato per contrastare la presenza della criminalità organizzata e mafiosa.
Ho già più volte chiesto, anche attraverso una recente interrogazione parlamentare, al ministro dell’Interno un piano di intervento strategico per rafforzare i presidi di legalità, a partire dalla istituzione della tenenza dei carabinieri, da insediare a Cetraro in uno stabile già ultimato da oltre cinque anni. Rafforzare, inoltre, il coordinamento e la sinergia tra gli apparati investigativi e tra tutte le forze dell’ordine per affermare sempre di più la sovranità dello Stato e il controllo sul territorio.

DOMANDA: Sei un Deputato uscente. Riassumi le tue battaglie e quanto fatto in questi anni per il Territorio al quale sei legata.

RISPOSTA: “Oltre al tema della sicurezza e della legalità, non posso non sottolineare il mio costante impegno per il potenziamento del servizio sanitario pubblico sulla costa tirrenica.
Assicurare innanzitutto un qualificato punto di primo intervento nella parte del Tirreno meridionale Cosentino. Ci siamo battuti insieme alle organizzazioni sindacali e alla rete delle associazioni per il potenziamento del polo ambulatoriale di Amantea, ottenendo il riconoscimento della Casa della salute che sarà finanziata attraverso il PNRR come Casa di comunità.
Si tratta ora di vigilare affinché siano rapidi e non più procrastinabili, i tempi della effettiva realizzazione.
Non è possibile poi che rimanga tutt’ora bloccata la riapertura dell’ospedale di Praia a mare.
Non è accettabile che sia stata interrotta l’azione che era stata avviata per la riapertura, nonostante la previsione degli atti di programmazione e le ordinanze e la nomina di commissari ad acta emanati da organismi extragiudiziali.
Il fatto che oggi il Presidente della Regione sia anche Commissario della sanità calabrese dovrà favorire il superamento di ogni ostacolo di tipo burocratico e programmatico.
Né si può perdere ancora altro tempo prezioso per il rilancio e il potenziamento del polo ospedaliero Paola-Cetraro. Oggi ci sono tutte le condizioni per definire e rendere complementari i presidii dell’area medica e chirurgica tra i due plessi sanitari. L’On. Roberto Occhiuto, nella sua duplice veste di Presidente e Commissario dovrà disporre, inoltre, un potenziamento delle attività di assistenza e prevenzione territoriale, anche attraverso una maggiore integrazione con le diverse funzioni ospedaliere.
Senza sicurezza e senza adeguati e qualificati livelli di assistenza sanitaria non c’è né sviluppo e nè crescita territoriale”.


DOMANDA: Quale è lo stato di salute del Partito Democratico calabrese? Che sensazioni hai in vista del 25 Settembre e che cosa ti senti di dire ai circoli del Partito Democratico?


RISPOSTA: “Lunghi anni di commissariamento regionale e provinciale hanno, difatto, massacrato una presenza organizzata del partito sul territorio.
Lo svolgimento dei congressi e la elezione dei giovani segretari Nicola Irto e Vittorio Pecoraro favoriscono una ripresa di fiducia per un nuovo inizio.
I circoli del PD possono costituire il nucleo fondamentale della promozione e della messa in campo di un nuovo gruppo dirigente, che sappia essere all’altezza delle domande che, soprattutto le generazioni native del nuovo millennio, avanzano verso la politica, per affermare credibili prospettive di vita e di lavoro in Calabria.
Al voto del 25 settembre bisogna guardare con fiducia, perché le forze progressiste democratiche possano essere riferimento affidabile oltre che per il governo anche come agenti per la difesa e il rafforzamento dei cardini costituzionali del nostro sistema democratico”.


DOMANDA: 5) Parlaci dell’adesione a #NoalsilenziosulleMafie e del tuo concetto di lotta alla criminalità organizzata.
RISPOSTA: “La mafia è nemica dello sviluppo e della democrazia.
In questi ultimi anni lo Stato ha inferto duri colpi, ma non bisogna mai abbassare la guardia e la vigilanza democratica. Non va mai sottovalutata la forza e la capacità di pervasività che i gruppi mafiosi continuano ad esercitare per il controllo del territorio e per la forza di condizionamento che esprimono in diversi gangli e settori dell’economia e della società, anche a livello nazionale ed internazionale.
Ho aderito convintamente all’appello di #Noalsilenziosullemafie forte di questo convincimento. Mi auguro che tutti i candidati in queste elezioni si pronuncino in maniera netta e chiara per dire No ai voti della mafia. Non è fuori luogo aggiungere, però, che per ottenere in maniera ancora più efficace gli obiettivi di contrasto alle mafie, è fondamentale la garanzia dello stato di diritto e l’esercizio di una giustizia giusta. Ogni eventuale errore giudiziario o forma di spettacolarizzazione mediatica che indebolisce il rispetto del principio della presunzione di innocenza non aiuta ad accrescere la fiducia dei cittadini”.

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