“Anche questa volta ci vediamo costretti a denunciare le ataviche contraddizioni di questa nostra terra di Calabria. Questa sera, a Cetraro, nella contrada San Pietro, si esibirà la discussa cantante folk Teresa Merante. Le sue canzoni, a dir poco controverse, come “spara alla polizia” “u latitanti”, si possono interpretare (e molti a dire il vero le interpretano in tal senso), come una sorta di incoraggiamento o di esaltazione alla ‘ndrangheta o comunque a quegli atteggiamenti mafiosi davvero a volte difficili da sradicare nella mentalità e negli atteggiamenti di molte persone. Un concerto davvero assurdo, soprattutto perché accade subito dopo i gravi fatti di sangue legati al contesto mafioso locale che ha visto il barbaro attentato a colpi di Kalashnikov a Guido Pinto, che auspichiamo possa tornare presto all’affetto dei suoi cari. Ancora più contraddittorio ci sembra l’evento organizzato all’indomani dei funerali di Amedeo Ricucci, celebrati nella sua Cetraro, un professionista serio, coraggioso e libero, che si è speso totalmente per informare tutti noi sui teatri internazionali più cruenti delle guerre e della fame degli ultimi trent’anni. Amedeo stava lavorando su un reportage proprio sulla ‘ndrangheta in Calabria, con quella parresia che lo contraddistingueva, l’ha sempre fronteggiata con le armi dell’informazione e dell’educazione nelle scuole e con tantissimi giovani, facendo spesso e senza alcun timore, nomi e cognomi. Auspichiamo che l’Amministrazione comunale, la chiesa locale e l’intera società civile, sappiano prendere le giuste distanze dall’evento, attuando quelle azioni amministrative e civili che il caso richiede.

Presidio Territoriale Libera
“Lucio Ferrami”

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