“Mai come in questo caso sarebbe stato meglio non avere avuto ragione. Ora occorre agire con tempestività per avviare tutte le interlocuzioni utili a risolvere il problema. Esprime rabbia e rammarico per il contesto che si profila all’orizzonte in merito alla gestione finanziaria del progetto “Home Care Premium”, il bando Inps per l’assistenza alle persone disabili e non autosufficienti che consente di corrispondere un contributo economico o servizi di assistenza alla persona e coprire i costi di una badante. L’accesso ai fondi avviene tramite l’organo comunale e le amministrazioni locali sono chiamate a cooperare tra loro per favorire la più ampia distribuzione possibile di tali somme. Il Comune di Amantea ha gestito il progetto fino adesso in malo modo. Ma nel corso degli ultimi mesi le cose si sono ulteriormente inceppate, tanto che i centri un tempo afferenti al distretto sanitario del Basso Tirreno cosentino con verbale n. 5 del 08/04/2022 hanno votato il cambio dell’ente capofila, trasferendolo da Amantea alla vicina San Pietro in Amantea, il comune che amministro. Del resto la determinazione 4/2019 aveva già stabilito che l’Ufficio di piano distrettuale, ovvero a dire l’organo che fisicamente è chiamato a gestire le azioni di inclusione sociale nell’Ambito territoriale 3, fosse affidato a San Pietro in Amantea che non si è mai tirato indietro nell’azione, mettendo a disposizione una sede idonea, il personale ed il segretario Fedele Vena quale funzionario responsabile. Logico dunque pensare di chiudere il cerchio, aggiungendo anche la parte gestionale. L’adozione di tale provvedimento consentirebbe di rispettare le imminenti scadenze procedurali che, se non espletate, potrebbero decretare lo stop ai finanziamenti previsti per tutto l’Ambito. Ma questo passaggio, complice anche la rigidità mostrata dalla Commissione straordinaria che fino allo scorso 12 giugno ha guidato Amantea e soprattutto della Regione Calabria di non aver preso atto del verbale della conferenza dei sindaci 5/2022 con cui otto sindaci su nove hanno votato il cambio del comune capofila non si è concretizzato e pochi giorni addietro, causa Durc irregolare del comune di Amantea, i fondi sono stati bloccati. Il rischio è ripetere gli errori della passata gestione, con la certezza che le somme già bloccate possano essere destinate altrove. Il grido di allarme era stato lanciato quando eravamo ancora in tempo per sistemare le cose e per fare in modo che non avvenisse nessuna riduzione dei servizi sociali. Gli uffici comunali nepetini sono in grave deficit sul fronte delle risorse umane e soprattutto economico finanziarie e non riescono a garantire l’evasione delle pratiche nel rispetto delle scadenze. Oggi ci troviamo di fronte alla possibilità che i fondi vengano revocati. Non possiamo permetterlo. L’unica alternativa è procedere con immediatezza e tempestività alla modifica del comune capofila da Amantea e San Pietro in Amantea che, a differenza del capoluogo Nepetino, ha il Documento Unico di Regolarità Contributiva in perfetto ordine. La palla passa al neo sindaco Vincenzo Pellegrino”. È quanto afferma il sindaco del comune di San Pietro in Amantea, Gioacchino Lorelli.

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