“Trentadue candidati, ognuno con la propria esperienza per sfidare un sistema autoreferenziale e clientelare. Parliamo del nostro futuro e della possibilità di contribuire tutti insieme ad una svolta. Vi proponiamo un nuovo metodo amministrativo. Vogliamo essere moderni e inclusivi. Il Comune deve tornare ad essere la casa dei paolani”. Andrea Signorelli, sabato sera in Piazza del Popolo, ha così presentato le liste Rete dei Beni Comuni e Rigeneriamo Paola che lo sosterranno nella candidatura a sindaco. È stato il consigliere comunale Francesco Giglio ad aprire i lavori, illustrando l’attività svolta dal gruppo consiliare Rete dei Beni Comuni. Si è soffermato sul diboscamento, sull’inquinamento marino – con la commissione sul mare – e sulla vendita di Badia. “Chi ci ha seguito in questi anni ha visto un’opposizione intransigente ma costruttiva, protagonista di campagne per la difesa del nostro territorio come quella per evitare il disboscamento di Cozzo Cervello, abbiamo difeso da un tentativo di privatizzazione il complesso monumentale di Badia, sollecitato l’istituzione di una commissione per il mare pulito che ha redatto un report per fornire soluzioni fattive ed evitare che ogni anno si parli di un problema irrisolto, report dimenticato in un cassetto da questa amministrazione. Abbiamo difeso una struttura vitale per la città di Paola come lo snodo ferroviario, presentando un progetto di riqualificazione del deposito ferroviario che prevede un sistema di interscambio modale tra treno e aliscafo utile a raggiungere le isole Eolie da Roma in quattro ore. “Siamo sempre stati presenti in consiglio comunale per dare il nostro contributo, anche quando mancavano i numeri. E c’eravamo fuori dall’aula pronti ad approvare punti di variazioni necessarie per pagare gli stipendi. Ma lor signori – gli amministratori – volevano inserire in quelle variazioni altri debiti. Non bastava forse essere arrivati al deficit strutturale e all’anticamera di un nuovo dissesto?”. Un’altra crisi economica aleggia sul Comune: “ci sono oltre 50 milioni di residui attivi e oltre 30 milioni di residui passivi, significa che non riusciamo a riscuotere per 50 milioni e ne abbiamo altri 30 di debiti, altro che gestione virtuosa della cosa pubblica, altro che risanamento, siamo stati tartassati dalle tasse e siamo stati posti sull’orlo di un altro dissesto. Di questo non solo deve rispondere il sindaco ma anche coloro che sotto mentite spoglie si ripropongono come il nuovo. Coalizioni camaleontiche dietro le quali si nascondono sempre le stesse persone che hanno affossato questa città. A causa della pandemia, in questi anni, sono arrivati milioni di euro di finanziamenti statali. Ma cosa è stato fatto con questi solidi? Che avete fatto per Paola, a parte due rotatorie? Paola è ferma. L’economia è morente e la gente va via. Partiamo dai conti pubblici. Bisogna rimodulare le tasse e creare le premesse perché il Comune gestisca direttamente i servizi”. Giglio ha concluso il suo intervento citando il film di Paolo Sorrentino “E’ stata la mano di Dio”: “Noi non ci siamo disuniti. Perché siamo il frutto di tante storie di uomini e donne che ci hanno preceduto e che hanno anteposto la loro passione per il bene comune e per la rigenerazione all’utilizzo privatistico dell’amministrazione pubblica”. Carla Cilento, candidata al consiglio comunale: “sono stata coinvolta, trascinata, in questa esperienza da un gruppo di amici. Da due liste e da una squadra capitanata da Andrea Signorelli. Paola ha bisogno di fermento, di movimento. Anche per la mia professione mi confronto con le attività commerciali illuse. Sono tempi difficili. Bisogna andare avanti e reagire. Andrea Signorelli è un ragazzo libero. I nostri punti programmatici sono essenziali e vi chiediamo di darci fiducia e di avere fiducia in lui”. Il candidato a sindaco Andrea Signorelli: “è una piazza piena non solo di uomini e donne ma soprattutto di idee e valori”. Sulla politica “deve e vuole essere al sevizio dei cittadini”. Paola sotto i 15mila abitanti? “Intere generazioni sono andate via. Una città che oggi è senza cittadini. Non ci presentiamo a voi con il libro dei sogni. La città deve avere il coraggio di risollevarsi. Il 12 giugno cadremo o ci rialzeremo tutti insieme, non esiste una seconda possibilità. Mentre loro si sono divisi per mero calcolo politico noi andiamo avanti”. Occorre dare risposte immediate ai cittadini. “La nostra è una politica comunitaria in cui ognuno possa rispecchiarsi. Bisogna fare scelte coraggiose: intervenire sull’idrico innanzitutto, sganciarci finalmente dalla Sorical che è un carrozzone politico. Paola è un comune ricco di risorse idriche da poter utilizzare a beneficio di tutti. Altrettanto possiamo fare con i rifiuti. La differenziata non funziona. Basta seguire l’esempio virtuoso del Comune di Lucca che offre ai cittadini un sistema di riciclo innovativo. Una filiera del riciclo che consentirebbe al Comune di Paola di risparmiare subito 600mila euro. Queste sono alcune delle nostre idee, questo è ciò che realizzeremo”. Sui temi del lavoro e dell’imprenditoria: “ci rivolgiamo – aggiunge Signorelli – a chi continua a credere che questa città possa rinascere. Vi supporteremo restituendo dignità al lavoro e alla politica, ci dedicheremo alle cooperative nelle quali i lavoratori sono sottopagati e spesso sfruttati e nelle quali spesso il diritto al lavoro equivale alla concessione di un’elemosina. La nostra amministrazione sarà di tutta la città ed avrà come pilastri la programmazione, il rispetto delle regole e la trasparenza. Sarà una città libera dal compromesso – ha concluso il più giovane candidato a sindaco della storia di Paola – una città pulita e indipendente. Con la forza delle donne e degli uomini coraggiosi della nostra squadra e soprattutto con tutti quanti voi segneremo un nuovo corso della politica”.