Di Antonello Troya
La Corte D’Assise ha deciso che Andrea Renda è colpevole e ha comminato una pena esemplare. Non è l’ergastolo come chiesto dalla pubblica accusa, ma 22 anni, il massimo della pena previsto nel rito abbreviato. Quindi secondo la pubblica accusa è stato Renda ad uccidere Aneiyla Dimova, la 55enne trovata morta all’interno dell’abitazione in cui viveva, la mattina del 31 agosto scorso di due anni fa. La corte ha deciso anche per una provvisionale di 25 mila euro più le spese legali a carico di Renda.La difesa dell’omicida ha spinto sulla seminfermità e sulla esclusione dell’aggravante dei futili motivi. La sentenza è giunta al termine della camera di consiglio durata alcune ore. Tra novanta giorni le motivazioni. Presenti ieri alla lettura del dispositivo i legali Eugenio Greco per la famiglia Dimova e Alberto Grimaldi per Renda.Tanti gli indizi che hanno portato al fermo e poi all’arresto dell’uomo di Belvedere Marittimo. Dalle immagini raccolte dagli inquirenti si vede chiaramente una macchina che si ferma durante la notte vicino casa della Dimova. Un uomo scende e si introduce nell’abitazione della donna. Le telecamere registrano l’orario: le 2.07. Uscirà alle 2.42. È in quei trentacinque minuti che si sarebbe consumato l’omicidio. Le immagini delle telecamere indicano anche le sembianze dell’uomo. Lo stesso che il giorno dopo si sarebbe recato presso un negozio di “Compro e vendo Oro” per vendere la fede della donna. Si sarebbe trattato quindi di una rapina cui è seguito l’omicidio. Spariti infatti anche il cellulare e una borsetta della donna bulgara.