Di Alfonso Lorelli

MA DOVE SI TROVA UNA CONTRADA CHIAMATA AMANTEA?

Poveri noi, la nostra città (una volta la chiamavamo orgogliosamente così ma forse non lo era davvero) è scomparsa dalla stessa geografia politica della nostra Regione: Leggo sul giornale di oggi che la Regione Calabria, in collaborazione col Ministero della Giustizia e l’Agenzia per la coesione territoriale e col coinvolgimento diretto di Comuni e Tribunali, ha presentato l’elenco dei Comuni calabresi dove insediare il così detto “Ufficio di prossimità”, un nuovo istituto del sistema-Giustizia che dovrebbe in parte ridurre il peso sui Tribunali e dare ai cittadini una maggiore garanzia giuridica. Funzioneranno o meno? non è questo il problema. Il fatto più eclatante da segnalare è che Amantea non è compresa tra i 25 Comuni calabresi dove dovrebbero essere aperti questi U.d.P. mentre vi sono compresi piccoli Comuni come Crosia, Rocca Imperiale, San Sosti, Paterno Calabro e tanti altri. Tra i Comuni dove vi era la vecchia Pretura soltanto Amantea resta esclusa mentre vi sono compresi Belvedere, Cetraro, Scalea, S. Giovanni in Fiore che erano ,anch’essi, sede di Pretura soppressa. Per l’istituzione di tali Uffici i Comuni devono mettere a disposizione l’immobile (che ad Amantea c’è) e le risorse umane mentre la Regione assicurerà l’allestimento degli uffici, gli arredi, le infrastrutture informatiche e la formazione del personale. Così un’altra batosta si abbatte sulla nostra disgraziata Amantea e di cui dobbiamo “ringraziare” quei lestofanti di amministratori del passato che hanno lucrato milioni sulla pelle de propri concittadini e tutti i commissari straordinari che si sono succeduti e che non hanno risolto alcuno dei problemi che hanno trovato, molti li hanno anche aggravati, mentre le economie comunali hanno sostenuto spese ingenti ed i bilanci non sono stati risanati. Assistiamo così, giorno dopo giorno, alla caduta negli inferi di una piccola città che fu centro di attrazione turistica grazie a tanti capaci imprenditori, artigiani, commercianti ed anche, perchè no, professionisti ed intellettuali di valore che hanno dato lustro alla loro comunità di appartenenza. Non so quali liste elettorali verranno presentate alla prossima consultazione comunale, nè chi saranno i candidati a sindaco ed i consiglieri da eleggere, ma se i cittadini si faranno ancora una volta convincere dalle chiacchiere o dalle pressioni più o meno mafiose, dalla logica delle “famiglie elettorali” e non da quella della qualità politica-tecnica-morale, Amantea sarà ridotta ad una contrada periferica di questa Calabria in rovina. Altre volte nel passato questo è avvenuto, potrebbe avvenire ancora, se lo spirito di ribellione non ritorna nell’animo degli amanteani.

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