Forte del roboante risultato elettorale ottenuto alle ultime elezioni regionali a sostegno di Graziano Di Natale, e di un gruppo coeso e ulteriormente rimpolpato, l’associazione politico culturale “La Migliore Calabria sez. Di Amantea e Campora S. Giovanni”, lancia un appello pubblico alla città di Amantea, nell’unico interesse di cogliere le reali convergenze ed intese che possano definitivamente far uscire dal baratro il paese, precipitato ormai in una depressione sociale senza precedenti. “A pochi mesi dalle elezioni amministrative-Affermano i Dinataliani- dopo tanti incontri avuti con molti gruppi, ad oggi, non siamo riusciti ad arrivare ancora ad una sintesi. Nei vari incontri, nonostante la nostra “esigenza” sia stata quella di voler portare all’attenzione di tutti i cittadini la reale situazione del nostro comune tramite un’assemblea pubblica, poche e timide, sono state le adesioni, mentre altri, proponevano, come argomento, solo quello delle candidature. Registriamo positivamente, negli ultimi giorni, un riscontro verso una comune apertura al dialogo con la partecipazione di alcuni gruppi politici insieme a liberi cittadini, che credono fortemente in un radicale processo di discontinuità sia nella composizione delle liste che nella creazione di un programma condiviso.

Un percorso -Continua- che liberi gli spazi, che crei le condizioni di una città futura, programmatica, inclusiva, che faccia spazio definitivamente alle competenze ed all’impegno concreto. Teniamo a precisare, e lo vogliamo fare pubblicamente, che il nostro gruppo politico non ritiene assolutamente idonea, vista la situazione creatasi nel nostro comune, la partecipazione alla competizione elettorale con il solito “modus operandi” al quale abbiamo assistito in questi anni con i conseguenti pessimi risultati. Non stiamo lì a chiedere o ad intentare una caccia alle streghe, ai colpevoli, a fare populismo contro questo o quello per racimolare qualche consenso. Siamo qui per chiedere di uscire tutti alla luce del sole e di riflettere sugli errori del passato, in modo tale da evitarli e garantire una ripartenza vera a questa città. Non possiamo far finta che nulla sia accaduto (vedi scioglimento per infiltrazione mafiosa, dissesto o dissesti finanziari) e non riusciamo a credere che una nuova amministrazione riesca da sola, per il solo fatto che vincerà le elezioni, a risolvere i problemi della città. Noi crediamo che voltarsi dall’altra parte, il non partecipare, sia da considerarsi semplice innocenza, ma forse connivenza. Quella connivenza che è stata evidenziata in più punti nella relazione che ha poi portato allo scioglimento del nostro comune.Nessuno ha potuto appellarsi a quella relazione, a quello scioglimento. Nessuno ha potuto proporre ricorso per via delle dimissioni di consiglieri, e poi del sindaco, prima, che detto scioglimento, venisse notificato. Resterà nella storia della nostra città. Siamo tutti colpevoli per quanto accaduto. Adesso è arrivato il momento di voltare pagina, no all’indomani delle elezioni. Vogliamo sapere e lo chiederemo a gran voce: perché nonostante l’intervento dello Stato ad Amantea la situazione sia peggiorata?

Chiederemo come è stato possibile, a seguito della relazione e del conseguente scioglimento per infiltrazioni mafiose, che interessa un periodo dal 1997 al 2017, che il piano triennale delle opere pubbliche non sia stato annullato, che il personale degli uffici comunali non sia stato distaccato con conseguente arrivo di personale veramente formato proveniente dal Ministero dell’Interno al fine anche di recuperare la situazione finanziaria.

Riteniamo che solo le associazioni, i partiti politici e/o i comitati di cittadini liberi, che si riconoscono nei valori fondamentali della Costituzione e del suo normale processo di miglioramento democratico, possano partecipare all’amministrazione della cosa pubblica.Siamo convinti che i tantissimi cittadini di Amantea e Campora San Giovanni, che vivono di sacrifici, siano essi studenti, disoccupati, casalinghe, operai, commercianti, imprenditori, artigiani e professionisti, possano sperare di avere una proposta nuova, pragmatica, inclusiva per lo sviluppo del nostro comprensorio.

Faremo di tutto affinché il “modus operandi” cambi nella gestione della cosa pubblica sia appropriato ai nostri tempi nel solo ed unico interesse della Città. Costi quel che costi ma questa volta non possiamo permetterci di essere sciocchi”.È quanto afferma La Migliore Calabria. Sez. di Amantea-Campora San Giovanni.

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