Nel 1987 la Galleria Santomarco, ed in generale la nuova linea ferroviaria elettrificata Paola–Cosenza che andò a sostituire il bellissimo (ma lento e poco funzionale) storico tracciato con tratti a cremagliera passante per San Fili, fu indubbiamente una rivoluzione per la mobilità ferroviaria cosentina. Una rivoluzione con tanti pro (l’abbattimento dei tempi di percorrenza e la maggiore capacità di traffico), ma anche tanti contro, iniziando dal decentramento della stazione ferroviaria di Cosenza dal centro città al quartiere di Vaglio Lise, finendo alla principale criticità: la Galleria Santomarco concepita a singolo binario, seppur con camerone centrale attrezzato con raddoppio del binario per effettuazione di incroci/precedenze. Un Posto di Movimento, denominato appunto “Santomarco”, che in realtà molto poco riuscì a sopperire alla palese presenza di un collo di bottiglia rappresentato proprio dalla galleria a singolo binario, lunga circa 17 km: le problematiche si sono poi, ovviamente, moltiplicate in tempi recentissimi, ovvero da circa due anni, con la definitiva dismissione del posto di movimento in galleria, per le mutate direttive europee in termini di sicurezza ferroviaria. Se si considera che la tratta ferroviaria Paola–Cosenza, ed in particolare l’itinerario San Lucido Marina – Bivio S.Antonello – Galleria Santomarco – Bivio Settimo – Sibari, è parte integrante del corridoio merci Sicilia/Gioia Tauro – Adriatico, risulta evidente ormai da tempo come la presenza di una lunga galleria a singolo binario, su una tratta peraltro ad alto traffico Regionale, risulti un freno allo sviluppo dei traffici merci su rotaia su tale relazione.
La soluzione a ciò, immaginata in realtà da tempo, spaziava dalla realizzazione di una nuova canna a singolo binario in affiancamento a quella esistente, con la finalità di raddoppiare la capacità della tratta, fino alla realizzazione ex-novo di due nuove canne per altrettanti binari, portando quindi all’abbandono dell’attuale galleria caratterizzata dalla presenza di notevoli criticità a livello idrogeologico. Proprio questa seconda ipotesi è stata presa in considerazione alcuni mesi fa, in occasione della presentazione dello studio di fattibilità per la realizzazione della nuova linea AV/AC Salerno – Reggio Calabria.
Ed è notizia di poche ore fa, l’invio da parte di RFI al Comitato speciale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, del progetto (con elaborati tecnici e analisi economiche) per la realizzazione della nuova (o meglio, le nuove) Gallerie Santomarco, facenti parte del Lotto 2 nello studio di fattibilità per la nuova AV/AC SA-RC. L’intervento risulta già finanziato, con risorse di ben 1,2 miliardi di euro provenienti dal Fondo Nazionale Complementare (che va ad affiancarsi alle risorse del PNRR, specificatamente per le opere non realizzabili entro il 2026 per la loro complessità). L’opera si svilupperà per un’estensione di circa 22,2 km, interconnessioni comprese, di cui circa 17 km in galleria. L’attuale Galleria Santomarco, una volta dismessa e rimossa l’impiantistica ferroviaria, dovrebbe rimanere connessa alle due nuove canne come via di esodo e percorso di emergenza percorribile da mezzi su gomma. Il progetto ferroviario si aggiunge ai cinque Pfte già presentati, per un valore complessivo di 4,3 miliardi di euro, che riguardano: l’Alta velocità/Alta capacità Salerno-Reggio Calabria (Lotto 1 – Battipaglia-Praja, compresa Interconnessione Bretella per Potenza, e Sublotto 1° – Battipaglia-Romagnano). Entro il secondo semestre del 2022, è previsto l’avvio della gara d’appalto per la realizzazione dell’opera: inizia quindi una ulteriore nuova era per la ferrovia Paola – Cosenza, probabilmente l’unica in Italia ad aver variato tracciato ben tre volte, nella sua lunga, affascinante ed in parte travagliata storia.

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