Amantea corre verso le elezioni comunali di Maggio con poche certezze, con tanti dubbi, e, soprattutto, con molta frammentazione tra i gruppi politici. La mancanza di dialogo tra gruppi, i personalismi e i dissidi avrebbero alimentato delle divisioni. Il quadro politico che ne fuoriesce è al momento delineato su una corsa (almeno) a tre. Sebbene sia ancora prematuro, il gruppo che fa capo a Robert Aloisio, ex consigliere comunale di minoranza, starebbe vagliando il da farsi, presentando una lista composta da giovani, e guidata da un candidato con comprovata esperienza amministrativa, in quanto ex dipendente comunale. Aloisio starebbe muovendo le proprie pedine con calma, in attesa di fare scacco matto. Dall’altra parte, Tommaso Signorelli, leader di “Rinascita Amantea”, sarebbe in cerca di alleati. Sfumato il dialogo con Aloisio, per volontà di quest’ultimo, appare difficile una manovra con il Partito Democratico. Signorelli sarebbe a caccia di alleati, ma, il rischio di restare isolato c’è ed è da scongiurare. In casa Dem, Giacco e compagni starebbero valutando il quadro politico non senza qualche patema. Difficile un dialogo con Aloisio e Signorelli. Impossibile o quasi, una mediazione con i Dinataliani, a loro volta sempre più intenzionati a rimpolpare le fila de “La Migliore Calabria” per essere il vero ago della bilancia delle comunali. La terza lista, avrebbe individuato addirittura un candidato sindaco non amanteano. Una scelta severamente bocciata ad Amantea, ancor prima di nascere. L’idea di alcune associazioni ha ricevuto il No secco di molti schiermenti politici locali. Potrebbe inoltre concludersi con un buco nell’acqua il progetto di una lista interamente composta da residenti di Campora San Giovanni. Quel che appare certo, è che ad Amantea mancano politici di polso in grado di aggregare. Nessuno degli schiermenti al momento pare avere nel serbatoio la benzina giusta per inizare un vero e proprio sprint. Al netto di note stampa e annunci social, molti brancolano nel buio, alimentati da rancori personali, piuttosto che da un serio programma di riscatto verso una città senza sindaco e amministrazione comunale poiché commissariata per infiltrazione della Ndrangheta.

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