“Attualmente questa amministrazione sta mandando in fumo circa 100.000 euro a settimana autorizzando spese e affidando incarichi vari. Tra le spese anche 700 mila euro di nuovi mutui (dopo i 5 milioni di anticipazione di liquidità) che peseranno sulle prossime generazioni. Sul punto è proprio la Corte dei Conti che dice chiaramente che, al di là dei calcoli matematici fissati dall’art. 204 del tuel, occorre tenere presente la grave situazione di deficit strutturale per come emerge dalle apposite tabelle. In sintesi non è solo un problema di copertura contabile ma anche e soprattutto di capacità finanziaria e l’ultima variazione di bilancio ha certificato che ci sono grossi problemi di liquidità – nonostante i 6,4 milioni di trasferimenti ricevuti quest’anno (più del doppio degli anni precedenti). È sufficiente prendere visione dell’albo pretorio per rendersi conto, con notevole ritardo, della natura e dell’ammontare delle cifre in questione. Un atto irresponsabile che condurrà ancora più rapidamente la città verso un nuovo dissesto finanziario. Su alcuni di questi lavori/incarichi nei mesi scorsi abbiamo formalmente depositato richiesta di accesso agli atti, mai riscontrate nei termini da parte del Sindaco, Dirigenti e Segretaria comunale tale da insinuare ancor di più in noi il dubbio sull’opportunità di queste spese.Discorso a parte merita invece il capitolo assunzioni UTC, anche in questo caso abbiamo chiesto la corretta e puntuale applicazione della legge, in particolare dell’art. 243 del Tuel ed anche in questo caso, nonostante una diffida notificata alla Segretaria, nella sue molteplici qualità di responsabile del personale e Presidente della commissione che ha selezionato i vincitori, si è deciso di procedere ignorando e calpestando il ruolo che i cittadini paolani e la legge hanno affidato a questo gruppo consiliare con le elezioni.Per questo motivo, partendo da alcune questioni di maggior interesse per la comunità, abbiamo deciso di chiedere l’istituzione di una commissione d’inchiesta finalizzata ad indagare responsabilità e individuare responsabili politici e tecnici. Tra le questioni che ci preoccupano maggiormente c’è l’acquisto del terreno per la costruzione della nuova Caserma dei Vigili del Fuoco. Un fatto che sembra caduto nel dimenticatoio. Un acquisto al quanto affrettato e che ha visto il diniego da parte del Ministero per l’inadeguatezza del terreno rispetto allo scopo, mandando in fumo circa 100.000 euro in un sol colpo. In questo caso, addirittura, la consigliera Giuliana Cassano, allora capogruppo della Rete, aveva protocollato una richiesta di accesso agli atti, più volte reiterata ma mai riscontrata. È passato oltre un anno e nessuna copia della documentazione è stata prodotta da parte degli uffici, del Sindaco e della Segretaria Comunale.La situazione peggiora di giorno in girono, rendendo sempre più difficile ogni futura azione di risanamento dopo che Perrotta avrà concluso il suo ennesimo fallimento amministrativo.A questo punto non ci resta che rinnovare l’appello che nelle scorse settimane il Consigliere Giglio aveva rivolto alle altre tre forze di opposizione: Progetto Democratico, Forza Italia e Partito Democratico. Non c’è più tempo! Occorre procedere con la raccolta delle firme per mettere la parola fine al “metodo Perrotta” una volta per tutte, istituzionalizzando la crisi e dando avvio ad una rinnovata fase politica con idee nuove e soggetti nuovi. Nei prossimi giorni, e prima della pausa natalizia, promuoveremo una serie di incontri con le altre forze di opposizione per definire i passaggi da compiere con responsabilità e voglia di riscatto nei confronti dell’intera comunità paolana”. È quanto rende noto la Rete dei beni comuni.
Paola. Rete dei Beni comuni lancia la raccolta firme per mandare a casa Perrotta
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