“È proprio il caso di commentare così una delle più recenti delibere di giunta con la quale si rimodula il progetto e soprattutto la spesa della strada realizzata sotto il Ponte Azzurro.
È incredibile che nella stessa delibera si faccia espresso riferimento ad errori tecnici e di progettazione che hanno fatto lievitare la spesa di circa 40 mila euro… ovvero il 40% in più. E dire che per l’affidamento diretto di questi lavori si è andati avanti spediti, tant’è che la determina di affidamento a suo tempo venne firmata dalla Segreteria comunale quale reggente dell’Ufficio tecnico. Sarebbe utile conoscere il motivo di queste anomalie, ma soprattutto il perché non sono venute fuori in fase di affidamento piuttosto che in fase di lavori. Misteri, come quelli che accompagnano i conti della villetta realizzata a San Miceli che non prevede alcun onere di esproprio per i proprietari e che magari – tra non molto tempo – reclameranno l’area e sfratteranno il Comune. Il metodo Perrotta è una storia che si ripete identica negli anni. Ci verrebbe anche da chiedere: Quanto è costata la mano di vernice sulla pista ciclabile già erosa dal mare e dal fango? 50.000?
Quanto è costata la realizzazione dell’area fitness proprio nella zona dove dovrebbe sorgere il porto? 20.000?
Evidentemente quella del porto non è un’opera da realizzare nell’immediato… nonostante l’assegno da venti milioni come se fossimo in un Quiz Show televisivo”. È quanto afferma il movimento politico della “Rete dei beni comuni”, rappresentato in consiglio comunale da Francesco Giglio.