Di Martino Ciano (Radio Digiesse)

Nessuno dei candidati del territorio entra in consiglio regionale. Fuori tutti, a causa di un voto frantumato in rappresentanti ben lontani dalle problematiche del Tirreno cosentino.
Non ci saranno più Antonio De Caprio, Giuseppe Aieta e Graziano Di Natale. Non ci saranno nuovi ingressi, nonostante i buoni risultati di alcuni, pensiamo a Ugo Vetere che ha portato a casa 4.335 preferenze.
Una situazione raccapricciante che dimostra la completa sudditanza dell’elettorato alto tirrenico a logiche suicide, perché di altro non si può parlare.
“Chi è causa del suo male pianga se stesso”, così ci viene detto da più parti e in questo adagio si ritrovano tutti i mali di un territorio incapace di scegliere il proprio destino.
Dall’Ospedale di Praia a Mare alla sanità in generale, dalla possibile riapertura dell’impianto di San Sago alla depurazione, dalla ricerca dei finanziamenti alla politica costruttiva nel deserto della chiacchiera campanilistica, ora, i sindaci chiedano consiglio a Cosenza, territorio da sempre distante dalla Riviera dei Cedri considerata periferia della periferia.
Colpevoli anche coloro che si sono trasformati con la propria candidatura in portatori “insani” di voti, ma di tutto ciò vedremo gli effetti nei prossimi mesi.