“Ecco la verità dei fatti. Facciamo chiarezza sull’emergenza rifiuti a Fuscaldo e sulle presunte responsabilità”. È il durissimo j’accuse, carte alla mano del candidato sindaco del comune di Fuscaldo, nei confronti, soprattutto del primo cittadino, Gianfranco Ramundo.

Ecco, di seguito, il testo della missiva scritta ed inviata da Paolo Cavaliere, proprio al sindaco, Gianfranco Ramundo e al Prefetto di Cosenza (foto prot. N.2432 del 23 Agosto 2021)

“lo sottoscritto Paolo Cavaliere, Vicesindaco con delega all’Ambiente​, considerato che il servizio di raccolta dei rifiuti non risponde alle condizioni contrattuali e alle esigenze della popolazione sempre più preoccupata e indignata;
Consapevole che le proteste, gli inviti, le sollecitazioni i richiami e le direttive degli ultimi mesi che ho rivolto agli uffici responsabili e alla ditta, non hanno prodotto risultati apprezzabili;
Che la situazione si è aggravata e rischia di esplodere sul fronte sanitario e sociale, che è ormai evidente la manifesta inadeguatezza della Ditta a rispettare le condizioni previste dal capitolato d’appalto,
che l’insufficiente organizazione dei mezzi e del personale rappresenta un limite vistoso per l’espletamento di un servizio in regola con i principi e le norme in materia di igiene pubblica

Considerato altresì
Che l’assoluta mancanza di vigilanza accresce il disordine di comportamenti eticamente discutibili di una parte della popolazione.

Preso atto
Del silenzio compiacente di alcuni colleghi della “Nostra Fuscaldo” da tempo assenti alle riunioni di Giunta e assolutamente indifferenti rispetto alle numerose inadempienze e ai ritardi di un’amministrazione sempre più distante dai problemi della gente e del territorio.

Ritenuto
di dover ancora una volta sollecitare l’attenzione della S.V. su di un problema che è innanzitutto in capo al Sindaco, e alle sue responsabilita giuridiche e morali.

Richiamate
Le precedenti comunicazioni, le relazioni, le proposte da me formulate e sempre disattese dalla S.V., quali la convocazione di una Giunta di indirizzo per la soluzione del contratto di appalto, le
ordinanze agli uffici in ordine al controllo e alla sorveglianza del servizio soprattutto l’ORDINANZA per intervenire con la “Calabria maceri” in sostituzione della Mar service, scorretta e inadempiente.

CHIEDE
Che la S.V. recuperi il ruolo che le è stato assegnato dal voto popolare e che risolva definitivamente il problema attivando tutte le iniziative giuridiche per la risoluzione del contratto di appalto con la Mar service e IMMEDIATAMENTE disponga la sospensione del servizio, affidandolo con provvedimento contingibile e urgente ad una nuova ditta individuata dagli uffici e che dia garanzle di serietà e di affidabilità.

Al tempo stesso riprenda l’unità di comando, di indirizzo e di guida della azione amministrativa e dia certezze alla città in un momento che resta ancora particolarmente difficile.
Deve essere chiaro a tutti che la delega amministrativa non assolve il Sindaco per le materie che richiamano la sua ESCLUSIVA RESPONSABILITÀ”.

Cosi come deve essere altrettanto chiaro che mi riservo il diritto di esercitare ogni altra ulteriore azione a difesa del mio operato e del mio onore”.

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