Numeri fuori controllo e il comune di Praia a Mare corre ai ripari. Non sono limitazioni da “zona rossa” ma poco ci manca.
L’ordinanza firmata dal sindaco Antonio Praticò durerà per dieci giorni, a partire da domani, 14 agosto, fino al 24 agosto. Le misure sono state prese su invito delle autorità sanitarie.
Primo punto: obbligo di mascherina anche all’aperto.
Secondo punto: chiusura dei locali alle ore due.
Nelle grandi e medie strutture commerciali gli ingressi dovranno essere contingentati, con tanto di controlli agli ingressi. Niente più spettacoli o intrattenimento dal vivo negli stabilimenti balneari.
Ma questa è solo una parte delle restrizioni contenute nella corposa ordinanza.

31 casi attivi. Questo il dato dell’ultimo bollettino comunale diramato dall’amministrazione l’undici agosto. Di qui, un costante aumento tra contagi conclamati e contagi presunti in fase di accertamento. Insomma, quantificare è inutile, ma una cosa è certa, l’Asp di Cosenza ha dato un ultimatum al comune di Praia a Mare che può essere riassunto così: “o si cambia registro, o si va in zona rossa”.
Di qui l’ordinanza pubblicata ieri sera, che sarà in vigore da oggi fino al 24 agosto. Ma la diffusione del virus non si placa per “decreto” e un’ordinanza poco può fare se non c’è anche la collaborazione dei cittadini, degli imprenditori e di coloro che gestiscono le attività commerciali.
“Purtroppo – ha detto il consigliere di maggioranza con delega alla Sanità e all’Igiene pubblica, Pasquale Fortunato – non possiamo più scherzare. Qui non si tratta di essere allarmisti, ma realisti. Le autorità sanitarie ci hanno invitato a prendere provvedimenti, altrimenti li avrebbero presi loro. La situazione è grave e preoccupante, ma ancora gestibile da parte nostra”.
Ma quanto manca al punto di non ritorno?
“Basta qualche altro corposo rilievo, al livello di positività, per passare in zona rossa; dopodiché, l’amministrazione non potrà fare più niente se non recepire le decisioni delle autorità sanitarie”. Questo quanto ci è stato detto da Fortunato.
Sul fronte controlli, però, la situazione non è delle migliori. Le forze sono esigue se rapportate al numero di persone che scorrazzano in questo periodo per la Città dell’Isola Dino.
“Ecco perché – ha insistito Fortunato – chiediamo la collaborazione di tutti. Ora bisogna essere uniti. La nostra ordinanza ha recepito, ma soprattutto smussato, molte cose che ci sono state richieste dalle autorità sanitarie. Non vogliamo rovinare la stagione turistica; non siamo così sciocchi da non sapere quanto sia importante questo periodo per la nostra economia, ma ora dobbiamo unire le forze, anche perché abbiamo bisogno di un immediato cambio di tendenza. Siamo ancora in tempo, dopodiché la parola passerà alle autorità sanitarie e alla Regione Calabria, con decisioni che possiamo già immaginare. Pertanto, confidiamo nell’alto senso di responsabilità e serietà dei nostri concittadini che gestiscono attività imprenditoriali connesse al turismo, affinché siano i primi a pretendere il rispetto delle norme anti-contagio da parte dei propri utenti. Non sempre si può delegare alle forze dell’ordine ciò che si può ragionevolmente pretendere da noi”.