“Attesa l’ennesima defezione nel servizio sanitario, registratasi nella provincia di Cosenza, ed in particolar modo nello Spoke Paola-Cetraro, con interrogazione N.160 del 08/06/2021, ho prontamente chiesto all’On. Presidente f.f. e alla Giunta regionale come intendono agire per sopperire alle gravi carenze nel reparto di pediatria relativamente proprio al sopracitato Spoke di Cetraro-Paola”. Lo afferma il Segretario-Questore dell’assemblea regionale della Calabria, On. Graziano Di Natale, che così prosegue: “Situazioni simili, nonostante la pandemia, restano ancora attuali e rappresentano lo spaccato di una sanità al collasso che ha bisogno di investimenti oculati soprattutto nel rimpolpamento del personale, e nell’implemento dei servizi da offrire ai pazienti. È risaputo che il riassetto della rete ospedaliera avvenuto negli ultimi 10 anni ha determinato la chiusura o l’accorpamento di numerosi reparti e dei relativi servizi generando caos e cattiva gestione. I decreti attualmente in vigore che regolano l’assistenza ospedaliera prevedono attiva presso lo Spoke Cetraro-Paola una UOC di Pediatria, tale da garantire assistenza pediatrica/neonatologica, per 24 ore, ad una popolazione di oltre 140.000 abitanti, che nel periodo estivo aumenta in maniera considerevole. Una situazione insostenibile tenuto conto, inoltre, della mortificante chiusura del punto nascita dello Iannelli, e di una turnazione massacrante del personale, costretto a lavorare su orari disumani per limitare i danni. Mancano i medici, viene meno l’offerta sanitaria, e a farne le spese sono i cittadini, vessati e costretti a dover ricorrere a cure private o a viaggi della speranza”.
Il Vicepresidente della commissione regionale contro la ‘ndrangheta, presente alla manifestazione di protesta promossa dalle sigle sindacali nei pressi del piazzale antistante l’ingresso dell’Ospedale di Cetraro, commenta inoltre: “Bisogna immediatamente mettere nelle giuste condizioni i medici del reparto di pediatria di operare in sicurezza e con dignità.
In data otto giugno avevo denunciato, con una interrogazione consiliare, questa circostanza facilmente prevedibile ma i miei timori non hanno trovato riscontro nella maggioranza di governo della Regione, e nei vertici dell’azienda provinciale.
La mia presenza, unitamente a quella del collega On. Giuseppe Aieta quest’oggi al sit-in, testimonia che su certi temi del nostro territorio non esistono divisioni o campanilismi. Per questa serie di ragioni, chiedo all’On. Presidente f.f. e alla giunta regionale di porre rimedio a questa situazione di emergenza e di stilare, con lungimiranza, una serie di azioni finalizzate al superamento di simili default che gravitano sulla pelle dei Calabresi”.