In una sua recente interrogazione il consigliere comunale di Praia a Mare Antonino De Lorenzo ha chiesto all’attuale amministrazione come intende affrontare alcuni temi fondamentali alla luce delle conseguenze delle note vicende giudiziarie che hanno investito l’ente.
Come è noto a seguito di “Amici in Comune”, inchiesta della procura di Paola circa presunte irregolarità su bandi e concorsi pubblici svolti nel Comune di Praia a Mare, il sindaco Antonio Praticò è stato arrestato dalla guardia di finanza, posto ai domiciliari, e sospeso dalla carica dal prefetto di Cosenza.
Alcune ore dopo la notifica delle ordinanze di misura cautelare del Gip, l’attuale maggioranza ha reso nota la volontà di non volersi dimettere ma, anzi, di proseguire nell’amministrazione della cosa pubblica.
Da qui, l’interrogazione di De Lorenzo con la quale, come per l’ospedale cittadino, chiede all’amministrazione comunale cosa intende fare sul fronte tributi.
Anche in questo caso viene avanzata una proposta per venire incontro ai cittadini e le imprese in difficoltà con i pagamenti a causa del Covid-19.
“La gente di Praia a Mare ha sofferto come tutti i cittadini d’Italia, non possiamo ignorare questa circostanza – dice il consigliere di opposizione –.
Propongo di predisporre una moratoria per tutto il 2020 e il 2021, riferita alle rate in corso delle dilazioni e, parallelamente, un’azione straordinaria di rinegoziazione, su richiesta di parte, dei piani rateali in atto prevedendo almeno sei mesi di pre-ammortamento e l’allungamento del periodo di ammortamento fino a 120 mesi”.
Anche nei mesi scorsi, De Lorenzo si era espresso sul fatto che il Comune di Praia a Mare non aveva predisposto aiuti per lenire le difficoltà economiche delle famiglie e delle attività commerciali.
“La pandemia – spiega – ha messo in ginocchio tutto il sistema produttivo italiano. Il Governo ha messo in campo numerosi interventi nei confronti delle imprese per concedere moratorie, ristori, spostamenti di scadenze di vario genere, mentre l’amministrazione comunale di Praia a Mare non ha modificato nessuna scadenza.
Oggi, purtroppo si paga questa linea incomprensibile che sta portando tantissime imprese a rischiare la chiusura dell’attività per effetto del regolamento sulla riscossione dei tributi approvato il 29 settembre 2019 in consiglio comunale.
Anche io ho votato quel regolamento – chiarisce De Lorenzo –, ma all’epoca il Coronavirus non aveva ancora colpito il mondo. In questo preciso momento storico, quel documento non può essere applicato tout court.
Ora servono nuove regole – ribadisce –, che sostengano la ripresa economica. E questo può avvenire soltanto ridiscutendo i pagamenti dei tributi arretrati e dei relativi piani di rientro oltre che bloccando le sospensioni dell’esercizio alle attività che non sono riuscite a far fronte agli impegni presi per colpa della crisi pandemica.
In definitiva – conclude De Lorenzo –, agli amministratori di Praia a Mare rimasti in sella chiedo: proseguirete nel solco tracciato dal sindaco della sordità verso le grida di aiuto del tessuto sociale ed economico della nostra città o adotterete una politica che si renda finalmente conto di cosa è accaduto nel mondo nell’ultimo anno e mezzo”?