“L’asino di Buridano (o “Paradosso dell’asino”) è un apologo tradizionalmente attribuito al filosofo della prima metà del XIV sec. Giovanni Buridano. (1295-1300 circa – 1361).

«Un asino affamato e assetato è accovacciato esattamente tra due mucchi di fieno con, vicino a ognuno, un secchio d’acqua, ma non c’è niente che lo determini ad andare da una parte piuttosto che dall’altra. Perciò, resta nell’incertezza e muore, per timore di fare la scelta.»

La stessa cosa sta capitando sull’apertura d’ingresso alla struttura portuale dopo che da tanti mesi, si assiste passivamente all’insabbiamento, ormai, quasi irrimediabile.
Infatti, l’attuale maggioranza “Cambiamo Cetraro” , tentenna se sia più utile utilizzare parte dei fondi europei destinati alla difesa organica, oppure impiegare provvisoriamente fondi del Flag immediatamente esigibili. La prima ipotesi, a differenza di quest’ultima, prevede, prima dell’esecuzione dei lavori, la caratterizzazione della sabbia che dovrebbe servire al ripascimento della spiaggia e delle barriere di difesa dal mare.
Naturalmente ciò farebbe slittare di molto i tempi di esecuzione con conseguenti disagi.
Infatti, mentre si discute su cosa scegliere, il porto chiude i battenti, rischiando di creare danni al comparto dei pescatori ed ai diportisti. Inoltre, non solo si corre il rischio di non incamerare i profitti dovuti dal ricovero delle imbarcazioni all’interno della darsena, ma addirittura di dover risarcire i danni agli utenti perché impediti ad uscire dal porto con le imbarcazioni.

E per finire si dà l’occasione all’asino di Buridano di gongolare e dire:
mal “comune”, mezzo gaudio”.

Partito Socialista Cetraro.