Di Antonello Troya

Nove ore di interrogatorio per Giovanni Antonio Argirò. Mentre gli altri indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. È l’esito dell’interrogatorio di garanzia che stamattina avrebbero dovuto tenere le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta “Amici in Comune” portata avanti dalla Guardia di Finanza su delega della Procura della Repubblica di Paola. Agli vaglio dei magistrati i fatti che hanno portato ai domiciliari il sindaco di Praia a Mare Antonio Praticò e il dipendente del Comune Giovanni Argirò. Quest ultimo come detto, è stato sentito per nove ore. Gli altri invece hanno deciso di non rispondere. In attesa, probabilmente, di conoscere l’esito dell’interrogatorio di oggi. Gli indagati sono accusati a vario titolo di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, rivelazione del segreto d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico. Undici le misure cautelari disposte dal gip Rosamaria Mesiti, su richiesta della Procura di Paola, nell’ambito dell’inchiesta “Amici in Comune”, che ha portato agli arresti domiciliari il sindaco e un dirigente dell’ufficio tecnico di un Comune dell’Alto Tirreno, la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio per 12 mesi, nei confronti del dirigente dell’ufficio amministrativo dello stesso Comune, nonché la misura interdittiva del divieto temporaneo a contrarre con la Pubblica amministrazione per 12 mesi, nei confronti di 8 imprenditori, tra cui un ex sindaco di un altro Comune dell’Alto Tirreno. Tre, invece, gli indagati a piede libero.

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