È in corso dalle prime ore di questa mattina un’operazione della Squadra Mobile di Reggio Calabria e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, del R.O.S. dell’Arma dei Carabinieri (supportato dal Comando Provinciale CC di Reggio Calabria) del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, unitamente allo S.C.I.C.O., coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, finalizzata all’esecuzione di 53 ordinanze di applicazione di misure cautelari, di cui 44 in carcere e 9 agli arresti domiciliari, nei confronti di altrettanti soggetti indagati, a vario titolo, per associazione mafiosa, detenzione, porto illegale e ricettazione di armi, estorsioni (consumate e tentate), favoreggiamento personale, aggravati dalla circostanza del metodo e dell’agevolazione mafiosa, nonché per traffico e cessione di sostanze stupefacenti (prevalentemente marijuana e hashish).
La Squadra Mobile e il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato stanno eseguendo 49 misure cautelari, il R.O.S. e il G.I.C.O. 4 misure cautelari e il sequestro di una cooperativa agricola, con annessi capannoni industriali e terreni e un’impresa individuale – avente ad oggetto l’esercizio di attività agricola, con relativi terreni – per un valore di stimato di oltre 8,5 milioni di euro.
Sono in corso di esecuzione anche numerose perquisizioni.
L’operazione di polizia scaturisce dalla convergenza investigativa di due attività di indagine – quella condotta dalla Squadra Mobile denominata Handover e quella svolta dal R.O.S. e dal G.I.C.O. di Reggio Calabria denominata Pecunia Olet – nei confronti della cosca Pesce, articolazione della ‘Ndrangheta ramificata sul territorio di Rosarno e in altri comuni della Piana di Gioia Tauro, con interessi estesi in ambito nazionale e all’estero.
I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà in mattinata presso la Sala degli Stemmi della Prefettura di Reggio Calabria, alla presenza del Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri e del Procuratore Aggiunto Calogero Gaetano Paci, del Questore di Reggio Calabria Bruno Megale, del Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello t.ISSMI Marco Guerrini, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Colonnello t.ST Maurizio Cintura, nonché dei rappresentanti degli Uffici e Reparti investigativi di Reggio Calabria che hanno condotto le indagini.