COMUNICATO STAMPA

INAPPLICABILITA’ NON SIGNIFICA ILLEGITIMITA’

Ogni volta che punti un dito contro qualcuno, altre tre dita puntano contro di te.
È quello che succede a questa iraconda minoranza che cerca a tutti i costi il consenso popolare che gli è stato negato neanche sei mesi fa alle elezioni.

La minoranza punta per l’ennesima volta il dito contro l’amministrazione comunale per la questione tributi e ancora una volta non vede le tre dita che punta verso se stessa.

Uno ricorda loro che sono stati gli ispiratori del ricorso di alcuni cittadini nel tentativo di far passare le delibere di adeguamento delle tariffe tari per illegittime, cosa che finora non gli è riuscita finendo soltanto per gravare quei cittadini dei costi del ricorso.

Per quanto concerne l’affidamento ad un avvocato esterno all’ente per sostenere le ragioni del Comune proprio contro il ricorso di alcuni cittadini, si ricorda a chi oggi parla di sperpero di soldi pubblici che egli stesso ha  ottenuto negli anni dal Comune di Scalea diversi incarichi esterni, e forse solo per questo, nel rispetto non tanto di questa amministrazione, quanto del professionista incaricato e di una coerenza evidentemente sconosciuta, si sarebbe fatta più bella figura a soprassedere.

L’altro dito che la minoranza punta verso stessa ricorda che il quesito posto al Ministero dell’Economia e delle Finanze sull’applicabilità di quelle tariffe finisce per evidenziare una presunta grave inadempienza degli uffici comunali, gli unici responsabili agli adempimenti che “casualmente” dal Settembre 2020 ci si dimentica di portare avanti ed a cui sono tenuti per legge.

L’Amministrazione Comunale non deve giornalmente indicare agli uffici competenti gli adempimenti a cui sono tenuti obbligatoriamente. Le motivazioni di questa presunta inadempienza, come di altre che si sono perpetrate nel corso degli anni, sono state valutate e hanno già determinato azioni conseguenziali dal punto di vista dell’organizzazione degli uffici.

Nessun errore politico da parte di questa maggioranza né di oculatezza amministrativa.
Probabilmente in un non molto remoto passato gli “errori amministrativi” passavano sottotraccia, come piace ribadire alla minoranza,  e non venivano mai portati alla luce.

Resta fermo che al momento nessun organo di giustizia amministrativa ha dichiarato illegittime le delibere con le quali le tariffe sono state adeguate solo ed esclusivamente, si ribadisce, per arrivare alla copertura dei costi ampiamente previsti dalla gestione commissariale.

Ma a questa minoranza importa solo poter dire “avevamo ragione” continuando a generare confusione nel tentativo meschino di evidenziare eventuali incompetenze della parte politica che la popolazione ha scelto per governare questa città.

L’ultimo dito che la minoranza punta verso se stesso è quello che li indica come gli ispiratori di una campagna di disinformazione alla quale oramai la maggior parte della popolazione è abituata e alla quale si è immunizzata.

Gli esperti ex amministratori decaduti proprio per problemi di riequilibrio di bilancio, stanno ora dimostrando uno zelo invidiabile quando per anni hanno fatto, direttamente od indirettamente il buono ma soprattutto il cattivo tempo.

Anche l’odierna amministrazione si rivolgerà a chi di competenza al fine di verificare se, nel passato, tanto caro a questa minoranza che cerca di evidenziarne i residuali aspetti positivi per evidenti affinità elettive e non, i soldi dei cittadini di Scalea siano stati utilizzati bene o meno, nel centro come nelle periferie.

Noi continueremo a lavorare per abbassare i costi dei servizi a monte e allargare la platea dei contribuenti scovando gli evasori.

A questo siamo chiamati e non a preoccuparci di confermare il consenso con mezzucci che negli anni hanno portato all’imbarbarimento delle posizioni politiche che ancora oggi si tentano di fomentare.

Comune di Scalea.