Comunicato stampa
Avremmo fatto volentieri a meno, vista la delicatezza dell’attuale momento, di intervenire su una questione di carattere contabile come quella relativa al presunto debito accumulato per il mancato pagamento delle bollette per l’energia elettrica, se non si fosse aperta una canea mediatica alla quale ha dato risonanza l’attuale maggioranza con un documento a dir poco contraddittorio, redatto evidentemente da chi è poco avvezzo alla gestione della cosa pubblica.
Per due ordini di motivi.
Il primo.
Sul piano squisitamente tecnico, chi formula un bilancio di previsione dovrebbe sapere che spesso, per la mancata riscossione dell’intera cifra dei tributi comunali, si forma un residuo attivo che, se reiterato negli esercizi successivi, produce una sorta di “tesoretto”, non introitato nelle rispettive annualità, da utilizzare -una volta riscosso- per i pagamenti dei debiti che si sono accumulati nel tempo. Una amministrazione accorta, a fronte delle minori entrate registrate, dà giustamente priorità al pagamento dei beni e dei servizi essenziali, posticipando i pagamenti delle utenze, come appunto l’energia elettrica.
Questo è ciò che opportunamente ha fatto l’amministrazione Aita nel periodo 2015/2020, procedendo al saldo di fatture per energia elettrica per circa 4 milioni di euro, riconducibili ad annualità precedenti al 2015 e parzialmente alle annualità successive, incluso il 2020.
Ovviamente la prassi istituzionale vuole che negli avvicendamenti amministrativi, chi subentra eredita i debiti di cassa (dovuti in questo caso solo a mancata riscossione e non a buchi di bilancio) e nello stesso tempo i crediti (residui attivi, che ad oggi ammontano a 7 milioni di euro) e finanziamenti per circa 30 milioni di euro.
Il secondo motivo.
Sul piano strettamente politico, riteniamo che sia fortemente imbarazzante per i tre attuali assessori, precedentemente in carica con la giunta Aita, essere additati oggi, dalla loro compagine politica, come negligenti ed inadeguati, a causa di presunti errori commessi nella passata legislatura.
Certo desta molta meraviglia che i suddetti assessori abbiano potuto condividere un documento, siglato dall’intero gruppo di maggioranza, che si ritorce inevitabilmente contro la loro passata azione amministrativa.
Inoltre è singolare, ad essere benevoli, che il Sindaco e l’attuale assessore al bilancio, quasi due anni addietro, con la loro astensione, abbiano politicamente condiviso in Consiglio Comunale il documento contabile del 2019, senza sollevare alcuna anomalia in merito al mancato pagamento delle bollette relative all’energia elettrica.
Delle due l’una: o erano distratti per l’ebbrezza dei nuovi ruoli istituzionali ottenuti grazie anche ai voti della maggioranza Aita, oppure anche loro sono stati improvvisamente colti dalla sindrome “Cotticelli” e solo ora hanno preso consapevolezza del problema sollevato.
Condividiamo, però, in pieno la parte finale del documento della lista Cambiamo Cetraro, lì dove recita che “se si è a corto di argomentazioni, è preferibile tacere”.
Giustissimo, dovrebbero solo indirizzarlo a loro stessi.
Sperando di aver chiarito la questione, non intendiamo indugiare ulteriormente su argomentazioni di natura tecnica e per addetti ai lavori, mentre auspichiamo che il dibattito politico-amministrativo sia focalizzato sulla tematica sanitaria e sociale, conseguente all’emergenza covid, attraverso un coinvolgimento complessivo delle forze politiche e sociali nelle sedi istituzionali.
Cetraro 19.11.2020
Partito Socialista Italiano di Cetraro