“Abbiamo deciso di avviare un’operazione verità, che possa far comprendere, a tutta la nostra comunità, quella che è la reale situazione delle casse comunali, partendo dalle bugie di una parte della minoranza e dalle responsabilità di chi, di questa minoranza fa parte ed ha gestito, in passato, le finanze del Comune, con poca accortezza”.
Così, l’Amministrazione comunale di Acquappesa, guidata dal sindaco Francesco Tripicchio, accende i riflettori su un argomento importante.
“Dei famosi 9 milioni di euro di cui parlano i consiglieri Avolio e Ricco, a parte i 2.225.000 euro circa di debiti fuori bilancio (cifra che si sta rivedendo al ribasso, in quanto esistono somme che non possiamo definire debiti), i 516.792 del disequilibrio relativo alla Tari ed i 263.200 euro del servizio idrico, gli stessi consiglieri dovrebbero chiedersi quali siano le responsabilità dell’ex assessore al bilancio, che, oggi, dai banchi dell’opposizione, legge numeri a casaccio, nelle voci che indicano lo stralcio di residui e conseguenti riaccertamento e disavanzo per un totale di circa 6.000.000 di euro. Il consigliere Avolio, nello specifico, dovrebbe spiegare, al popolo di Acquappesa, il perché, da assessore al bilancio, non ha provveduto agli stralci, piuttosto che pensare a nominare dirigenti esterni e direttori generali. Inoltre, questa parte di minoranza, dovrebbe dire, perché lo sa benissimo, che lo stralcio dei residui è necessario, in quanto ci sono contribuenti che non pagano le tasse. Se si parla di numeri, bisogna dire la verità, non solo ciò che conviene. Sempre per onestà intellettuale, bisognerebbe parlare, appunto, del mancato versamento dei tributi da parte di alcuni contribuenti, il cui debito nei confronti del Comune di Acquappesa è arrivato a cifre importanti. Di questo bisogna parlarne, perché sui crediti da parte del Comune si deve intervenire e si deve riscuotere. Ed è anche a questo che gli uffici preposti stanno lavorando”. La nota prosegue: “Ad ogni modo, grazie alla procedura di riequilibrio che abbiamo proposto in consiglio comunale, si sta cercando di evitare il dissesto finanziario. Dunque, abbiamo scelto la via della responsabilità, mentre la minoranza non ha proposte, ma lancia solo accuse. Ci attacca sulle integrazioni orarie riconosciute ad impiegati comunali, i quali, con sole 26 ore settimanali, non riuscirebbero ad assolvere ai tanti impegni di loro competenza. Ci attacca sulle convenzioni stipulate con altri comuni, per tre figure di ruolo che prestano servizio anche nel nostro ente, dimenticando di dire che, con queste operazioni, risparmiamo 60mila euro l’anno. I consiglieri Avolio e Ricco hanno da ridire su ciò che si è speso per il centro congressi (51mila euro e non 150mila euro come dicono loro), dimenticando che sono somme di un finanziamento ottenuto proprio per il centro congressi e che solo lì potevano essere spese. A proposito: questa struttura non è la nuova sede del Municipio, ma è la sede temporanea, in quanto il palazzo comunale del centro storico è interessato da lavoro di adeguamento sismico, peraltro in fase di ultimazione. Purtroppo, la verità è che, fin dall’inizio della consiliatura, abbiamo dovuto constatare un atteggiamento di continue offese ed attacchi da parte dei consiglieri Avolio e Ricco. Sembra siano in una perenne campagna elettorale e non riescono a confrontarsi in modo responsabile e costruttivo. Davvero un peccato, perché Acquappesa merita dialogo e merita forze politiche che possano pensare a costruire, non a distruggere ed a creare un clima di continue polemiche. Tutto questo non serve”.