Si chiamano Marco Lucanto, 30 anni e Antonio Procopio, 33 anni, entrambi di Casali del Manco, gli aggressori del cronista di Iacchite’ Michele Santagata arrestati stamattina dalla questura di Cosenza su disposizione della Dda di Catanzaro.
La Dda di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri, ha loro contestato i reati di minacce gravi e lesioni aggravate dal metodo mafioso. La vittima, finita al pronto soccorso, aveva fornito alla Mobile di Cosenza, guidata da Fabio Catalano, una serie di indicazioni sui “picchiatori” ed i poliziotti con indagini articolate e serrate, li hanno identificato e arrestati per ordine del Gip di Catanzaro, Paola Ciriaco.
Gli indizi sono univoci e confortanti: oltre alle dichiarazioni e al riconoscimento fatto dal blogger, vi sono le indicazioni di due testimoni oculari ed i filmati degli impianti di videosorveglianza della zona. In casa dei due indagati, i poliziotti del questore Giovanna Petrocca, hanno trovato e sequestrato pure i vestiti che Luca ti e Procopio indossavano al momento del pestaggio.
Michele Santagata in quei giorni si era interessato del processo per omicidio “aggiustato” dal giudice Marco Petrini a Catanzaro a favore del boss di Rende Francesco Patitucci, pubblicando la foto che ritrae l’avvocato Marcello Manna, legale di Patitucci e attuale sindaco di Rende, mentre consegnava una busta al magistrato corrotto.
Per questo fatto sia il boss che il legale (insieme con l’avvocato Luigi Gullo) sono indagati dalla procura di Salerno. Il giudice Petrini, peraltro, sentito in incidente probatorio nella città campana, ha ammesso di aver ricevuto soldi e di aver “aggiustato” il processo. Dopo l’aggressione a Michele Santagata, l’avvocato Manna aveva sporto denuncia contro ignoti che lo avevano tirato in ballo durante l’azione criminale. L’inchiesta sul grave episodio compiuto a Cosenza è stata condotta dal pm antimafia Vito Valerio e coordinata dal procuratore Gratteri e dall’aggiunto Vincenzo Capomolla. Fonte: Gazzetta del Sud