“Nell’interesse, innanzitutto, dei migranti è necessario trasferire i positivi al Covid del CAS di Amantea in altra struttura Trovo incomprensibile che le istituzioni competenti, nonostante le diverse sollecitazioni, non abbiano ancora dato alcun cenno né in merito alla necessità di informare la città, né al trasferimento dei positivi al Covid presenti al CAS. Il timore, infatti, è che la promiscuità possa essere ancora causa di diffusione del virus. Ci sono decisioni importanti da prendere in primis a tutela dei migranti.
In questo momento, tra l’altro, via Firenze – strada che costeggia la struttura – è praticamente chiusa perché presidiata dall’esercito. E non mi sembra che vi sia segnaletica, né su via dogana né sulla s.s. 18, che ne indichi la chiusura. Una circostanza che sta creando grossi disagi alla popolazione domiciliata nel quartiere – che per raggiungere la propria abitazione è costretta a fare il giro della città – e soprattutto ai cittadini ed alle famiglie che abitano all’interno della zona chiusa al traffico!
Per quanto tempo una strada pubblica dovrà restare inaccessibile perché sorvegliata dall’esercito?
L’interrogativo è sempre lo stesso: una struttura li posizionata, che per garantire la sicurezza deve essere piantonata notte e giorno dall’esercito e dalle forze dell’ordine, può essere il luogo più idoneo per ospitare dei positivi al coronavirus? La risposta, ovviamente, è retorica! Per questo, ancora una volta, auspico che le istituzioni competenti intervengano per mettere fine ad una situazione divenuta davvero incomprensibile e che sta causando sofferenza ai migranti ed alla popolazione tutta”.
Enzo Giacco, segretario Partito Democratico Di Amantea