E’ NATA LA DELIBERA 51.
1.526.253,80 motivi per non renderla nota.

Finalmente la famosa delibera di Giunta, la n. 51, è stata pubblicata!
Detta delibera porta la data del 4 luglio 2020. Da tale data la stessa è stata pubblicata sull’Albo Pretorio solo il 19 agosto 2020, esattamente un mese e mezzo dopo la seduta di Giunta. Per tale pubblicazione ci sono voluti varie sollecitazioni da parte del Gruppo di minoranza e qualche articolo di stampa. Fatta questa breve premessa, passiamo alla famosa delibera, 51 del 4/07/2020 avente per oggetto: ”Autorizzazione al ricorso all’anticipazione di liquidità di cui all’art. 116 D.L. 19 maggio 2020, nr. 34, misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, mediante affidamento a Cassa Depositi e Prestiti SpA. L’art. 116, comma 4 del predetto D.L. 34/2020 prevede l’anticipazione di cui all’oggetto è concessa entro il 24 luglio e riguarda pagamenti liquidi, certi ed esigibili, maturati alla data del 31 dicembre 2019. Con la predetta delibera la Giunta ha richiesto l’autorizzazione al ricorso all’anticipazione di liquidità per un importo complessivo di euro 1.526.353,80 (diconsi poco più di un milione e mezzo di euro). In riferimento a detta delibera ci sono alcune considerazioni da fare, sia di metodo che di merito. Di metodo: la Giunta emette un atto in data 4 luglio, i cui effetti si concretizzano entro il 24 luglio e ne effettua la pubblicazione sull’Albo Pretorio il 19 agosto, privando i cittadini del diritto alla corretta informazione e cosa ancora più grave privando alla minoranza, su un atto così importante, di potere esprimere un preventivo parere, anche sotto l’aspetto della legittimità dell’atto. Di merito: con l’atto citato, si certifica il fallimento economico e finanziario del nostro Comune, come da sempre sostenuto dal nostro gruppo sin dalla campagna elettorale. Tale richiesta di anticipazione di liquidità – per un totale di euro 1.526.353,80 è relativa a euro 1.253.445,47 quale sorte capitale ed euro 272.908,33 per il finanziamento dell’IVA riferita alle fatture in regime di split payment (meccanismo di scissione con il quale le Pubbliche Amministrazioni versano l’IVA direttamente all’Erario anziché al Fornitore) che il nostro Comune dovrà rimborsare alla Cassa Depositi e Prestiti ratealmente per un periodo massimo di trent’anni, ad un tasso di interesse pari all’1,226% – costituisce un ulteriore indebitamento che va ad aggiungersi ai 3.200.000,00 euro di mutuo sempre con la Cassa Depositi e Prestiti contratto negli anni precedenti ad un tasso di interesse pari all’1,295% che si estinguerà nel 2044. Non dimenticando, altresì, l’anticipazione di tesoreria ottenuta a Gennaio 2020 pari ad E. 1.458.891,00 totalmente utilizzata, (evidentemente non per pagare i debiti) nonché l’avvenuta utilizzazione di circa 900.000,00 (evidentemente non per pagare i debiti) di trasferimenti ottenuti ed utilizzati perché non sottoposti al necessario vincolo. Alla delibera n. 51 è allegato l’elenco delle fatture identificate per numero, data ed importo per un ammontare, per come detto, pari ad euro 1.253.445,47, che riguardano debiti che vanno dal 2015 al 2019. In coda dell’elenco il Sindaco dichiara che: ”I debiti di cui alla lista delle Fatture sono certi, liquidi ed esigibili maturati alla data del 31 dicembre 2019”. A tal proposito il Gruppo consiliare “CambiaMenti” provvederà a chiedere l’elenco dettagliato dei debiti con relativi debitori, nonchè causale del debito. Alla citata delibera di Giunta è allegata la relazione del Revisore dei Conti, che attesta la “regolarità formale” degli atti trasmessi dall’Ente, e tra l’altro scrive: ”Il nuovo strumento rappresenta perciò una opportunità per l’Ente sia per il mantenimento degli equilibri di bilancio stabile, sia per un minore utilizzo dell’Anticipazione di Tesoreria al fine di ridurre l’incidenza degli oneri finanziari”. Quest’ultima raccomandazione del Revisore, alla quale ci associamo, ma che considerato l’andazzo dubitiamo venga attuata, rappresenta quello che questo Gruppo consiliare sta esortando da sempre ad una maggioranza chiusa e monolitica, indirizzo che si sarebbe dovuto seguire sin dal finanziamento di liquidità di cui al D.L. n. 35 del 2013. Ad oggi, purtroppo, dobbiamo constatare che in questo primo anno di amministrazione la situazione finanziaria già critica è fortemente peggiorata, a causa di una disordinata e irrazionale gestione delle risorse e che il nostro Comune è ai limiti del dissesto finanziario, di cui qualcuno dovrà rendere conto.


Il gruppo consiliare “cambiamenti Acquappesa”