Ha 38 anni, è di Pizzo Calabro, la donna che ieri si cosparsa di liquido infiammabile e si è data fuoco nelle campagne di Ombriano, alle porte di Crema, nei pressi di un ristorante. Un uomo, di passaggio in auto con la moglie, ha provato a spegnere le fiamme con la prima cosa che ha trovato: un asciugamano da palestra. E’ stato l’unico a cercare di fare qualcosa: mentre la giovane di Pizzo bruciava, altri dal parcheggio si sono preoccupati solamente di riprendere la scena con il telefonino. Sconvolto dalla tragedia e dall’indifferenza dei presenti, il soccorritore ha scritto al sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, pubblicando il racconto “agghiacciante”, chiedendosi “cosa siamo diventati”. “Una donna poco fa, al campo del Mezzo si è data fuoco – ha raccontato il soccorritore -. Mentre passavo con mia moglie sono sceso subito dall’auto e ho cercato di spegnere quello che potevo con un asciugamano da palestra. La signora bruciava nel campo di fronte e io ero l’unico che cercava di fare qualcosa. In compenso una ventina di persone con il telefonino, che riprendevano la scena. [Continua]

Dopo minuti e minuti si è avvicinato uno con un estintore che non sapeva cosa fare. Ho spento tutto con l’estintore. La signora penso sia morta, nonostante io continuavo a parlare cercando un respiro – prosegue il soccorritore – alla fine i soccorsi sono arrivati dopo 15 minuti. Ho provato anche io il 113-112 e sono rimasto in attesa. Non so se si sarebbe salvata. Ma la gente con il telefonino dal parcheggio del Mezzo mi ha lasciato di sasso. Sono arrivati solo alla fine. Quando ormai avevo spento tutto. per curiosità!”. Paola Liotta, che aveva problemi di disagio psichico, è morta sul posto. Nell’ottobre scorso, la donna era scomparsa da una comunità di recupero del Vibonese per poi essere ritrovata a Roma dopo l’attivazione di apposite ricerche da parte delle forze dell’ordine e della Prefettura di Vibo Valentia.