“Oggetto: chiarimenti sulle politiche di occupazione dei lavoratori tirocinanti.
Premesso
− che oramai da anni uno degli aspetti più delicati delle politiche del lavoro e del welfare della Regione Calabria è rappresentato dalla misure adottate per i tirocini formativi;
− che la finalità della politica regionale in materia era quella di promuovere il tirocinio come misura formativa di politica attiva, onde creare un contatto diretto tra soggetto ospitante e tirocinante, al fine di favorirne l’arricchimento delle conoscenze, l’acquisizione di competenze professionali e giungere al reinserimento lavorativo;
− che i tirocinanti svolgono la loro attività presso enti locali, uffici giudiziari e sedi territoriali dei ministeri, acquisendo competenze professionali specifiche;
− che gli enti ospitanti e soprattutto gli enti locali, il cui organico è nella maggior parte dei casi sottodimensionato, riescono a garantire i servizi essenziali ai propri cittadini proprio grazie all’apporto del lavoro dei tirocinanti;
− che nonostante l’importante contributo professionale dei tirocinanti presso gli enti ospitanti, questi lavoratori hanno sempre mantenuto uno stato di precarietà inaccettabile, tant’è che non è previsto in favore degli stessi nessun trattamento previdenziale e contributivo, percependo una retribuzione mensile di soli € 500,00;
− che questa categoria di lavoratori è stata dimenticata anche dalle politiche governative, dimostrazione ne è che è stata esclusa anche dal DL “Cura Italia”, lasciando 7.000 famiglie calabresi, la maggior parte monoreddito, prive dei mezzi necessari per vivere in un momento storico delicato come quello dovuto alla pandemia, a causa del Covid-19;
− che ancora più forte è la preoccupazione sul futuro lavorativo dei tirocinanti dopo le notizie secondo cui è intenzione lettura della Regione Calabria di dirottare questi lavoratori nel settore privato, vanificando, in tal modo, sia le competenze professionali acquisite dopo anni ed anni di formazione professionale nei settori in cui operano e, sia l’entità delle risorse investite e finanziate dalla Regione Calabria in questi anni;
− che la scelta più opportuna sarebbe rappresentata dal mettere in campo misure idonee atte a riconoscere la dignità che questi lavoratori meritano, attraverso politiche volte a portare alla stabilizzazione delle posizioni lavorative dei tirocinanti;
Tutto ciò premesso,
S’INTERROGA
− quali siano le politiche che la Giunta Regionale ha intenzione di promuovere in tema di tirocini formativi e, soprattutto, se corrisponde a verità che uno degli obiettivi della Giunta Regionale è quello di inviare nel settore privato i lavoratori tirocinanti”
Graziano Di Natale, consigliere regionale (IRIC) e segretario Questore dell’assemblea regionale