Di Antonello Troya
È bastato un post per scatenare un vero e proprio botta e risposta tra chi nutre profondi dubbi sull’arrivo indiscriminato dei turisti e chi invece pensa che gli arrivi aiutino l’economica locale. Perché è di questo che si tratta: se l’arrivo indiscriminato del turismo di massa potrà contribuire a risollevare le sorti di una struttura economica fortemente segnata dall’emergenza covid e dalla chiusura di tutte le attività per oltre tre mesi. Alberghi, ristoranti, pub, locali notturni, pizzerie, stabilimenti balneari hanno già aperto i battenti o sono in procinto di farlo: nulla di più salutare. Nulla di più giusto. Bene fanno i commercianti ad avviare, anche tra mille difficoltà le loro strutture. Ma l’arrivo dell’estate comporterà anche l’apertura verso il turismo sconosciuto al sistema sanitario locale. Non basta certamente un database regionale a far identificare un portatore sano di qualsivoglia virus. I più accorti e meticolosi prendono la via per il sud già in possesso di risultato dell’analisi del tampone. Alcuni anche con l’esito del test seriologico. I più preoccupati sono gli immunodepressi, coloro che possiedono pochi anticorpi atti a fronteggiare (quel poco) il virus del Covid. Al momento nessun comune della costa tirrenica ha attuato norme restrittive. Anzi il “liberi tutti” sembra la regola. Ma il mondo dei social ha già espresso la sua sentenza. La paura c’è, ed è tanta.