L’emergenza sanitaria da coronavirus ha praticamente bloccato la giustizia italiana. I procedimenti penali sono fermi da tempo, ad eccezione di quelli che riguardano i detenuti che
hanno la priorità su tutto. Ma rispetto all’ultimo anno, c’è una procura in Calabria, quella di Paola, che numeri alla mano continua a lavorare, definendo tantissimi procedimenti penali.
La «durata media totale dei tempi di definizione dei fascicoli noti» è di soli 140 giorni. Ma non è solo questo l’elemento più importante che emerge dal Report. Infatti, osservando con attenzione la tabella dei procedimenti andati a sentenza le cifre sono ancora più emblematiche. Il numero di sentenze penali che in sede di udienza Gip si concludono con una condanna è rappresentato da un pieno 86%. Il 78 per cento dei dibattimenti penali arriva a condanna. In un solo anno, dal 3 giugno 2019 al 3 giugno 2020, sono stati definiti 2.449 procedimenti noti, 3.239 ignoti, 1.994 cosiddetti «fatti non costituenti reato» e 346 di competenza del Giudice di pace. Si tratta di numeri che vanno letti nel più ampio contesto di applicazione di innovativi moduli lavorativi che coinvolge una specializzata squadra di pm e di polizia giudiziaria.