“Queste foto devono far riflettere sulle opere pubbliche incompiute e pagate dai soliti virtuosi cittadini contribuenti.
Da anni gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado del paese sono privati di idonei e salubri spazi scolastici per l’apprendimento, soprattutto per lo svolgimento della pratica dell’attività motoria, importante e significativo momento di crescita formativa.
Dobbiamo avere il coraggio di dirlo per non mancare di rispetto alle nostre intelligenze, in tutto questo tempo si è negato a questi ragazzi paradossalmente “l’obbligo scolastico” e tutti se ne sono fregati.
Vedere un opera quasi ultimata che si sta degradando e ammalorando perché incompiuta è qualcosa di vergognoso.
Non riuscire poi a trovare le esigue risorse per completare i lavori di allacciamento, di sistemazione esterna e di viabilità al fine del collaudo dell’opera è la rappresentazione plastica della sconfitta dello stato con la “s” minuscola.
Poi ci domandiamo come contrastare le mafie dei colletti bianchi.
Speriamo che qualcosa si muova, sono oltre 30 anni che aspettiamo passivamente l’ultimazione dei lavori e ricordiamo tutti quello scheletro di calcestruzzo armato in bella mostra per anni, simbolo dell’incapacità degli amministratori locali che si sono succeduti in tutti questi anni al governo della città.
Avevo parlato nel settembre del 2018 con l’attuale Presidente della Provincia di Cosenza (ente che nel frattempo si è assunto l’onere del completamento dell’opera, acquisendone di fatto la proprietà), il quale ad una mia precisa domanda sullo stato dei lavori dell’opera mi rispose:
“È completata, gli amministratori locali devono solo trovare le esigue risorse, per quanto di loro competenza, per ultimare i lavori”.
Infine a tutte le associazioni sportive della città dico una cosa, una volta ultimato non facciamolo diventare come il Campus…che venga dato in gestione con le dovute garanzie per il pubblico, magari con la costituzione di una locale polisportiva di tutti e di tutti gli sport, che faccia un investimento etico ed economico a lungo termine, assumendosi oneri e onori che questo comporta.
La cosa pubblica è di tutti.
Per il momento alla Provincia di Cosenza e al Comune di Amantea, gestito dai commissari straordinari, il dovere e l’onere del ripristino delle normali condizione dei luoghi, al fine della sicurezza e della preservazione e salvaguardia dell’opera finora realizzata”.
Arch. Arturo Suriano 03-06-2020