“Fin quando avrò la delega alla sanità nella città di Paola, il sistema dei controlli dovrà essere rigido, a costo di essere impopolare” Lo afferma il presidente del consiglio comunale della città del Santo, Graziano Di Natale. L’esponente politico, dopo aver preso atto dei dati elaborati dalla Fondazione Gimbe per il Corriere della Sera (analizzando il numero di tamponi effettuati dalle Regioni) esprime forti perplessità, rivelando scenari quasi surreali in Calabria
“Il nostro sistema sanitario è al quintultimo posto con un livello di sorveglianza classificato come medio-basso.
Dal 20 aprile al 22 maggio in Calabria sono stati effettuati 1659 tamponi.
Ora non voglio che mi si dia ragione, sulla mancanza di screening denunciata nelle scorse settimane, ma a me pare che qualcosa non funziona“.
L’attenzione del neo consigliere Regionale, eletto nella lista “Io Resto in Calabria” si concentra sulla città di Paola
“Non c’è da fare terrorismo ne da reprimere la vita di ognuno di noi ma c’è da tutelare la salute di quanti hanno fatto sacrifici, in questi mesi, con grande senso di responsabilità
Anche a Paola, la mia Città, la stragrande maggioranza sta rispettando le regole ma ho notato che alcuni non hanno capito realmente cosa sia successo.
Il mio atteggiamento è volto proprio a tutelare chi, con grande difficoltà, sta tentando di ripartire e mi riferisco ai commercianti, agli imprenditori e a tutte le categorie di lavoro autonomo.
Se vogliamo aiutarli rispettiamo le regole.
Mi è stata affidata nella Città di Paola la delega alla sanità e fin quando avrò questo onere ho il dovere di tutelare tutti anche a costo di essere impopolare.
Difronte al diritto della salute -Conclude il segretario Questore dell’assemblea regionale- non si guarda in faccia a nessuno almeno fin quando questa responsabilità graverà sulla mia persona”.

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