Di Settimio Alò

Dopo alcuni giorni in cui si è discusso ed a tratti polemizzato (inutilmente quando si gioca a carte palesemente scoperte) il vescovo Mons. Francesco Nole’ domenica sarà a San lucido per celebrare la santa messa. Occasione vorrà, sebbene celebrazioni solenne ancora a ranghi ridottissimi, per onorare la festa della Mamma tradizionalmente incastonata nella seconda domenica di maggio. Quale momento migliore e significativo se non la festa della mamma per mettere da parte per un’oretta i lunghissimi momenti di ansia e preoccupazione che l’Italia intera vive e nello specifico San Lucido continua a vivere. Mons. Nolè avrà modo anche di presentare istituzionalmente don Bruno Di Domenico nuovo prelato/amministratore locale, spiegando quasi certamente(ancora una volta) le motivazioni della separazione tra, l’ormai ex don Maurizio Spadafora e San Lucido. Quarantena, salute, sostituzione, tra alcuni mesi, tutte parole e frasi ruotate attorno ad una “sparizione” improvvisa di un prete che avrebbe potuto/dovuto rimanere più stretto e vicino al dolore di coloro che soffrendo in silenzio attendevano conforto da ogni angolo mai ricevuto. Attendendo dunque l’arrivo del nostro Vescovo la cittadina si prepara per i festeggiamenti della Mamma sperando di vedere in streaming la celebrazione. La mamma è quella meravigliosa creatura che, come diceva Giovanni Paolo II, dal primo giorno che mette al mondo i propri figli, farà di tutto per farli stare bene e per prendersene cura. Dobbiamo molto alle nostre madri. Il loro amore è profondo, intenso, viscerale. Nel momento in cui una donna, futura mamma, scopre di essere incinta, tutto dentro di sé cambia, mente e pensieri compresi. Arriva il timore, nasce il senso di responsabilità e si genera quel sentimento di appartenenza.

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