In occasione della festa dei lavoratori del Primo Maggio, la minoranza consiliare, composta t dagli esponenti Filella, Carnevale, Trotta e Leta, hanno indirizzato al sindaco di Fuscaldo, Gianfranco Ramundo, ed alla sua giunta, una missiva nella quale, vengono elencate ettagliatamente delle proposte per i lavorati fuscaldesi. Di seguito, riportiamo per intero la nota ricevuta:
“In un giorno così particolarmente importante e prezioso per la nostra generazione e per l’intero Paese, in cui si festeggia una fondamentale pagina di storia e di politica per tutti i lavoratori, abbiamo avvertito la necessità di rivolgere il nostro pensiero a tutti quegli operatori economici che in questo periodo hanno smarrito la bussola, gettando nello sconforto il proprio avvenire, in ragione di ristrettezze economiche ormai evidenti e gravi. Imprenditori onesti, artigiani che lavorano ed offrono lavoro a uomini e donne, garantendo sostentamento alle loro famiglie, evitando che tantissimi giovani fuscaldesi, in preda allo sconforto, decidano di abbandonare la nostra terra, già flagellata da una incontenibile emigrazione che, anno dopo anno, ci priva della più inestimabile risorsa: il capitale umano.
Avendo come stella polare della nostra azione politica la Carta costituzionale, fondata sul lavoro, e riflettendo sulle parole del nostro amato Papa Francesco, siamo convinti che parlare di lavoro oggi significa pensare alla dignità dell’essere umano, ai diritti, alla sua emancipazione personale, economica e sociale, alla unica forma di riscatto che, insieme alla conoscenza ed alla cultura, lega alla terra la nostra generazione.
Il Lavoro, quello vero, spesso per molti si traduce in sacrificio e sudore, in assunzione di responsabilità, generando soddisfazione, benessere, sviluppo. Per altri, invece, il lavoro e la sua ricerca hanno causato emigrazione, disperazione, disgregazione di famiglie, fallimenti, depressioni, morti per la conquista del diritto al lavoro (come dimenticare la strage di “Portella della Ginestra”).
Rispetto al grande tema del lavoro e al sostegno dei lavoratori, molto può incidere il Consigliere comunale. Ci vengono in mente, a tal proposito, le parole pronunciate dal frate francescano di Assisi “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”.
Anche questa volta come Consiglieri comunali, nel giorno della festa dei lavoratori, dopo aver parlato con tanti amici impegnati nel settore alimentare e turistico (bar, ristoranti, pizzerie, venditori ambulanti) e nelle attività del commercio al dettaglio, abbiamo deciso di offrire il nostro contributo ai lavoratori fuscaldesi per far sentire loro la nostra vicinanza attenta, scrupolosa, sensata. Considerando i notevoli problemi già avvertiti sino ad oggi e le difficoltà che questi esercenti si troveranno ad affrontare per una prossima riapertura,
Chiediamo la revoca del D.G.N. 18 del 02.03.2020 nella quale tutti i membri della Giunta hanno confermato la stessa pressione fiscale dello scorso anno per quanto attiene il Canone per l’occupazione temporanea del suolo ed una insignificante riduzione del canone per l’occupazione permanente del suolo pubblico (da 70 a 50 euro cat. 1 – da 50 a 30 euro cat. 2 – da 15 a 10 euro cat. 3)
ED UNA ESENZIONE TOTALE DEL CANONE OCCUPAZIONE SUOLO PUBBLICO (COSAP) PER L’ANNO 2020.
Non è momento di tentare una debolissima riduzione. È il momento di eliminarla definitivamente.
Non vogliamo cadere nella demagogia e nel populismo, gridando che bisogna eliminare le tasse (essenziali per il welfare), ma il nostro ruolo di Consiglieri comunali ci impone che ogni riflessione o proposta debba essere sempre basata su dati certi e numeri reali, cosa che solo la partecipazione ai problemi della collettività ed un attento studio possono generare.
Questa nostra proposta di esentare totalmente le attività commerciali al pagamento del Canone per l’occupazione del suolo pubblico comporterebbe per le Casse comunali una minore entrata di 28.000 euro (con riferimento all’ultimo bilancio consuntivo approvato ex.2018), sebbene fosse stata prevista una entrata di 48.000 euro (sia nel bilancio di previsione 2018 ed anche confermata in quello relativo al 2019).
Signor Sindaco, signori membri della Giunta, bisogna esser pronti a privarsi di questo importo per consentire a tutte le attività di affrontare minori costi di gestione, poter usufruire di maggiore spazio per distanziare i clienti nel rispetto delle norme di sicurezza, offrire a tutti gli esercenti che lo ritengono opportuno, quindi non solo ai proprietari di bar, ristoranti e pizzerie, di utilizzare spazi adiacenti alle proprie attività per esporre la merce e rendere Fuscaldo un paese maggiormente accogliente ed esteticamente più gradevole.
Su un bilancio annuo complessivo che in media si aggira intorno ai 9,5 milioni di euro (per la precisione 9.404.558,29 euro tra pagamenti ed incassi al 31.12.2018, come ultimo bilancio consuntivo approvato) siamo convinti che ci si può privare di 28.000 euro di entrate derivanti dal Canone di Occupazione suolo pubblico, probabilmente riducendo di poco l’imponente cifra destinata al Settore Turismo (nel 2019 prevista una spesa di 98.000 euro). Considerato che l’allocazione delle risorse e la loro conseguente gestione è una responsabilità di chi governa, noi Consiglieri di minoranza siamo fortemente convinti che la politica, quella vera, ha bisogno di contenuti e di buone azioni. In ragione del nostro ruolo continueremo a fornire il contributo come dovere, compito e stile. Indispensabile, soprattutto nella stagione estiva, sarebbe ampliare la zona pedonale per favorire le attività economiche e diminuire l’inquinamento, migliorando la qualità della vita e la socialità”.
La Minoranza consiliare del comune di Fuscaldo (Cs)