Riprendiamo, parte di un articolo Di Costanza Tosi (Il Giornale.it) per far capire ai nostri lettori, quali sviluppi, stanno interessando la regione Calabria dal punto di vista politico-Amministrativo

Jole Santelli riapre la Calabria e il Pd si scatena. La neoeletta governatrice di Forza Italia è sotto attacco da ormai più di 24 ore. Da quando ha annunciato, attraverso un’ordinanza della regione, la riapertura anticipata, rispetto alle direttive del governo nazionale, di bar e ristoranti.

I calabresi potranno tornare a prendere un caffè al bar purché seduti all’area aperta e rispettando le dovute misure anti-contagio. Una decisione, che ha fatto discutere, mettendo su un braccio di ferro tra governo e regioni e innescando una battaglia tra enti locali. I sindaci calabresi hanno deciso di schierarsi in massa contro la presa di posizione della Santelli tenendo chiuse le attività di ristorazione all’interno dei propri” ed ancora

Eppure a “giocare” per primo, questa volta, è stato proprio il Partito Democratico. La proposta di sveltire i tempi nell’allentare le misure restrittive all’interno della regione viene proprio da una mozione del Pd presentata in consiglio comunale. L’oggetto del documento è addirittura “Turismo post Covid-19. Proposta”. Non solo si pensa ad una riapertura, ma ci si auspica perfino che tra pochi mesi la Calabria sia porta per accogliere sulle proprie spiagge bianche i turisti per le vacanze estive. Per farlo il gruppo consiliare dei “Democratici e Progressisti” ha presentato alla governatrice una serie di proposte, scritte nero su bianco, in cui suggerisce “regole e tempi per poter sperimentare il ritorno alla realtà”.

Tra i primi punti proprio quello del servizio al tavolo all’aperto per bar e ristoranti. “Distanze dei tavoli, modalità di servizio, possibilità di concedere ai locali più spazio all’aperto gratuitamente anche in sostituzione dei posti auto (…), allungamento degli orari di apertura per evitare assembramenti” si legge nel documento. E poi ancora l’ok agli spostamenti tra comuni per la manutenzione delle imbarcazioni e degli stabilimenti balneari“.

A firmare la mozione Giuseppe Aieta. Sebbene questa notizia, circoli sul web da ieri, ed è stata addirittura “Usata” dal centrodestra, per una pungolata al Partito Democratico, la realtà dei fatti, sarebbe differente da quello che qualcuno sta cercando di far passare. Senza voler entrare nel merito dei giornalisti, vi invitiamo a leggere il documento qui di seguito per farvi un’idea.

Prima però, per parcondicio, riportiamo la posizione del capogruppo dei Democratici Progressisti, Giuseppe Aieta

“Tra le proposte presentate alla Governatrice, per onore della verità, e per evitare fraintendimenti, vi sono molti punti recepiti nell’ordinanza di ieri sera. Sarebbe stata perfetta se non avesse anticipato i tempi. Infatti, la nostra proposta recita testualmente: “Quando la stagione balneare potrà ripartire …”. E’ evidente che ogni attività debba essere in conformità alle disposizioni nazionali per cui apprezziamo il recepimento delle nostre proposte ma consideriamo un errore aver anticipato i tempi che sono in contrasto con il dpcm ultimo. Era necessario – come spieghiamo nella nostra proposta – un periodo di formazione affinché i protocolli di sicurezza fossero assimilati con adeguatezza. Tra l’altro nella nostra proposta – che Lei ha correttamente pubblicato – scriviamo testualmente: “Agli imprenditori servono aiuti, certo, ma soprattutto regole e tempi per poter sperimentare il ritorno alle attività”. Ulteriore chiarimento, è stato fornito dal consigliere regionale, in una video diretta, che riportiamo qui di seguito

Ecco infine, il testo della proposta di cui oggetto “Turismo post Covid-19”

Immagine in Evidenza, il Giornale.it