“Per rilanciare la nostra economia, e il turismo in particolare, oltre al Governo centrale e alle Regioni, anche i Comuni dovranno recitare un ruolo da protagonisti,sia migliorando l’offerta che incentivando la domanda. In un Paese come Belvedere, non più industrializzato e con l’edilizia ferma da anni, il turismo e l’indotto ( alberghi, seconde case, agriturismi, ristoranti, pizzerie, bar e pasticcerie, pub, pescherie, stabilimenti balneari…) costituiscono, per gran parte delle famiglie, una significativa se non l’unica fonte di reddito. Pur consapevoli che le Amministrazioni locali hanno competenza limitata in materia turistica, noi pensiamo che il Sindaco debba immediatamente istituire una Consulta per il Turismo, con i rappresentanti delle categorie interessate, per preparare al meglio la cosiddetta Fase 2. Noi, iscritti al PD e amici di BelvedereCambiaverso, non faremo mancare le nostre proposte, consapevoli che la ripartenza, soprattutto nel settore del Turismo, dovrà procedere per fasi e che bisogna prepararsi a governare i tempi dettati dalle Istituzioni. In questa prima fase di emergenza sanitaria, occorre che siano allestiti, in tutta sicurezza, gli stabilimenti balneari, mentre il Comune dovrà cominciare a curare la sistemazione delle spiagge libere, anche con l’ausilio di volontari : pulizia dell’arenile, ripristino degli accessi a mare e delle docce, eliminazione delle barriere architettoniche. Nel successivo periodo di convivenza con il virus ( fase 2), bisognerà gestire, sia da parte degli operatori che del Comune, la prioritaria domanda di sicurezza: distanze tra ombrelloni, sanificazioni, pulizia e igienizzazzione quotidiana delle spiagge e dei contenitori per i rifiuti, vigilanza e regolamentazione della balneazione, anche d’intesa con i Sindaci dei Comuni limitrofi, dispositivi per il << distanziamento sociale>> nelle strutture ricettive, sportive, nei locali di somministrazione di bevande e alimenti. Per garantire la sicurezza, con opportune misure di <>, i costi saranno elevati; nel caso di lidi e pubblici esercizi, che non dispongono di ampi spazi, i costi saranno forse. È per questa ragione che diventerà fondamentale il sostegno pubblico agli operatori turistici e commerciali. Il Comune e la Regione Calabria dovranno abbattere i tributi di competenza: imposta sull’occupazione di spazi e aree pubbliche ( Cosap), il canone di concessione demaniale, la Tari, il canone idrico. Non solo: il Comune , che dovrebbe beneficiare di un trasferimento erariale di circa 800 milioni di euro, e la Regione Calabria, che dispone di sufficienti risorse, dovranno sostenere gli operatori turistici e commerciali anche con propri contributi, ad integrazione degli aiuti statali”.

Riccardo Ugolino, PD Belvedere

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