Un momento dell'arresto di Rocco Santo Filippone, 77 anni, legato alla potente cosca di 'ndrangheta dei Piromalli di Gioia Tauro, arrestato nell'operazione ''Ndrangheta stragista" quale mandante insieme a Giuseppe Graviano degli attentati ai danni dei carabinieri compiuti nel 1994 a Reggio Calabria, 26 Luglio 2017. ANSA/ MARCO COSTANTINO

(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 10 APR – La Corte d’appello di Reggio Calabria, su richiesta degli avvocati Guido Contestabile e Angelo Sorace, ha concesso gli arresti domiciliari per motivi di salute al presunto boss della ‘ndrangheta di Melicucco, centro della Piana di Gioia Tauro, Rocco Santo Filippone, 72 anni. Filippone, uomo di fiducia del clan Piromalli, è imputato in Corte d’Assise nel processo “‘Ndrangheta stragista”, con l’ex capo mandamento di Brancaccio di Palermo Giuseppe Graviano, a seguito di una indagine sui rapporti ‘Ndrangheta-Cosa Nostra’ nella strategia stragista dei primi anni ’90 coordinata dal procuratore aggiunto della Dda reggina Giuseppe Lombardo. Il provvedimento, che sarà in vigore fino al persistere dell’emergenza da Coronavirus – fanno sapere i legali – si è reso necessario per le “condizioni particolarmente a rischio” del loro assistito che risulta affetto da patologie cardio-vascolari gravi, come attestato anche dai sanitari del carcere torinese delle ‘Vallette’ dove Filippone era ristretto.

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