18,40 milioni è la quota spettante per l’emergenza Covid alla Calabria. Dovrebbe essere impiegata per assumere PER SOLI 6 MESI il personale sanitario (anestesisti, pneumologi, infettivologi, medici interdisciplinari, infermieri, Oss, tecnici di laboratorio e di radiologia) necessario a fronteggiarla.

Ora come ora non ci si può permettere il lusso di rifiutare nulla ma di certo NON E’ PER QUESTO che mi sto battendo da anni. Che la Sanità calabrese fosse già carente da PRIMA della pandemia lo sa chiunque si informa o che segue le mie iniziative. Che in Calabria non abbiamo ancora i numeri e la diffusione del centro-nord è più dovuto alla nostra disciplina ed all’ossequio alle regole di contenimento che all’adeguatezza del Sistema sanitario regionale. Anni di tagli al personale, ai posti letto, ai reparti, anni di continuo drenaggio di risorse pubbliche a favore dei privati ci ha reso CARENTI.

Se neanche le regioni con la sanità migliore NON sono riuscite a reggere alla pandemia, cosa ci fa pensare che potremmo farlo noi che non riusciamo neanche a garantire l’ORDINARIO (e l’emigrazione sanitaria lo dimostra impietosamente)?

Per questo motivo mi sono rivolto FORMALMENTE ai Viceministro e Ministro della Salute per richiedere l’assunzione A TEMPO INDETERMINATO delle figure sanitarie occorrenti, anche a stralcio del fabbisogno. Lo vedo come un investimento per il futuro della sanità calabrese che non può tornare alle carenze che aveva già PRIMA della pandemia ma che deve avvicinarsi ai livelli di quelle delle regioni virtuose.

Questo è il mio scopo, ma, nel frattempo, nell’augurarvi serene festività pasquali, vi prego di cautelarvi, continuando a seguire tutte le misure di contenimento poiché la prima difesa contro il virus è rappresentata dalle precauzioni che prendiamo per noi stessi e per i nostri cari.