Finalmente ricostruito il Movimento Democratico utile alla Città.
Il mio appello a non disperderlo
” A dichiararlo è Giuseppe Aieta, consigliere regionale, che prosegue

“Come già accaduto nelle tristi vicende vissute negli anni, anche questa volta, la comunità ha saputo raccogliere il meglio del suo capitale sociale a sostegno di battaglie difficili il cui esito – non ancora del tutto acquisito – dipenderà proprio dalla tenuta delle migliori energie che in queste settimane si sono raccolte intorno alle legittime preoccupazioni sulla salute dei cittadini.

Personalmente, non apprezzavo da anni la passione con cui uomini e donne, giovani e meno giovani, si sono approcciati alle problematiche derivanti dalla crisi pandemica di questo tempo. L’ultima volta accadde, forse, all’epoca della nave dei veleni allorquando una comunità intera si stinse intorno al proprio Sindaco e alle Istituzioni fornendo il necessario sostegno. E’ capitata la stessa cosa in queste settimane in cui il Sindaco di Cetraro, Prof. Angelo Aita, ha saputo gestire la crisi in maniera ineccepibile divenendo riferimento certo, serio e rigoroso dei suoi cittadini, me compreso.

Il capitale sociale di una città, di cui parliamo da 15 anni, non è altro che la partecipazione attiva di soggetti organizzati e non che, a vario titolo, contribuiscono a rendere effervescente una discussione agitando temi utili alle Istituzioni che ne traducono le spinte democratiche fino a renderle materia concreta del vivere civile.

Nello specifico è avvenuto che una platea larga di soggetti attivi è stata causa e non effetto delle rivendicazioni di questi giorni tanto da invertire il triste primato della politica tuttofare che si parla addosso divenendone, semmai, benzina e fuoco inestinguibile. In sostanza, il movimento democratico sorto spontaneamente dalle poche faville del nostro ospedale ha infiammato i cittadini destandoli dal torpore e spingendoli ad interessarsi attraverso il controllo sociale che i social – al di là delle distorsioni – permettono.

L’idea di convocare fisicamente, in piena crisi pandemica, i Primari, le Organizzazioni Sindacali e gli Operatori sanitari per discutere su come gestire il rischio è stata lungimirante e visionaria perché proprio da lì quelle faville sono diventate fiamme ardenti tanto da portare agli esiti della riunione tenutasi ieri alla Cittadella Regionale.

Adesso non bisogna disperdere le energie che intorno a diritti sacrosanti si sono raccolte: spetterà al Sindaco mantenere il timone di questa nave che solca i mari a vele spiegate. A lui che non ne ha sbagliata una in questa difficile crisi rimanendo in trincea senza risparmiare energie e senza farsi sedurre dal demone dell’apparenza senza sostanza. A me spetta il compito di dare una mano e di continuare nella quotidiana interlocuzione con gli Operatori Sanitari, con i Sindacati – il cui ruolo in questa fase è stato davvero prezioso-, con le Istituzioni, con le Associazioni e, soprattutto, con i cittadini che in questo momento particolare sono stati quasi tutti da un parte sola”.