Di Francesco Frangella, Giornalista de “Il Marsili Notizie”
Prendendo spunto dalla Logica, che definisce chiaramente i casi di errore commessi nelle fasi di trasmissione di un’informazione, è opportuno rendere noto che oggi – a Paola – sta circolando una notizia figlia di quello che in gergo è chiamato “Argomento fantoccio”.
Con questa denominazione si caratterizza una “fallacia” che consiste nel confutare un argomento proponendone una rappresentazione errata o distorta.
Nel caso di specie, riguardo il Presidio Ospedaliero “San Francesco di Paola”, è stato amplificato un singolo passaggio di una relazione tecnica che, estrapolata dal contesto di riferimento (vale a dire l’intero documento), induce senz’altro in errore i lettori, perché sembra annunciare perentoriamente che a Paola sia impossibile realizzare posti di Terapia Intensiva.
Per capire meglio di cosa si tratta, è necessario fare un passo indietro, portando le lancette dell’orologio al giorno stesso in cui la relazione è stata inoltrata ai referenti istituzionali interessati.
Quando il Dirigente dell’U.O. Ingegneria Clinica dell’Asp di Cosenza, Ing. Antonio Capristo, ha sottoscritto l’atto che quest’oggi è stato utilizzato per veicolare una notizia “parziale”, era venerdì 20 Marzo 2020, qualche giorno prima che – proprio nella sede aziendale del capoluogo – avvenisse l’incontro tra i vertici commissariali e tecnici dell’Asp e i referenti del Comune di Paola (sindaco Roberto Perrotta, assessore Emilio Mantuano, consigliere Giovanni Politano e presidente del consiglio, nonché consigliere regionale, Graziano Di Natale in collegamento telefonico).
All’esito della riunione tenutasi tra queste parti appurate le iniziative messe in campo per adeguare i locali del nosocomio paolano agli standard richiesti per la Terapia Intensiva, è giunto infine il “via libera” per predisporre l’allestimento di quanto è stato concordato.
Tant’è che lo stesso ingegner Capristo, nella relazione di cui si conserva copia “integrale” (e non parziale come da riferimenti usati online da chi ha diffuso la notizia “fuorviante”), emerge anche quest’altro passaggio: «Pertanto, ad avviso dello scrivente, la prospettazione di una U. O. di Rianimazione-Terapia Intensiva presso il P. O. di Paola potrà seguire un itinerario che vede due fasi: una prima con l’approntamento in emergenza delle postazioni alle predette condizioni; ed una seconda che trova soluzione con allocazione in area diversa, possibilmente insieme al Blocco Operatorio per il quale si riscontrano analoghe problematiche. A tal fine lo scrivente ritiene utile evidenziare che, in seguito all’interlocuzione con gli Uffici del Commissario ad Acta per il Piano di Rientro, con Il Dipartimento Tutela della Salute, il Settore Opere Pubbliche della Regione Calabria e su sollecitazione del Ministero della Salute, in ordine alla ricognizione degli interventi relativi al Piano di Investimenti in materia di ristrutturazione edilizia sanitaria ed ammodernamento tecnologico di cui all’art. 20 della L. 67/88 – come stanziati con la Delibera CIPE n. 51 del 24.07.2019, l’ASP di Cosenza ha inoltrato la propria programmazione nella quale è stata attribuita la massima priorità proprio gli interventi sul P. O. di Paola per oltre 6.0 M€. Detto finanziamento rientra ampiamente nella dotazione finanziaria attribuita all’ASP di CS nell’ambito della richiamata pianificazione generale. Tale circostanza ha sollecitato lo scrivente a valutare altre possibili soluzioni insediative sia per la richiamata U. O. che per il Blocco Operatorio, riscontrando nel Terzo Piano dell’edifico ospedaliero le condizioni dimensionali e distributivo-conformative per dette realizzazioni».
Per quanto sia comprensibile una certa “frenesia” informativa, amplificata dalle suggestioni sorte dalla visione di servizi giornalistici d’eccellenza (qual è stato, ieri sera, quello realizzato dalla trasmissione Report su Rai 3), nulla giustifica l’intenzione impressa nella diffusione di notizie “a metà”, capaci di ingenerare preoccupazioni nei lettori che si trovano “spaesati” dal flusso continuo di news veicolate sulla rete.
A tal proposito si ricorda che i lavori di adeguamento dei locali paolani, sono iniziati già da diversi giorni e presto saranno conclusi.
In definitiva, per essere più chiari, di seguito si propone l’opinione della massima Autorità in materia, vale a dire il Commissario dell’Asp di Cosenza, dott. Giuseppe Zuccatelli.
«La confusione è dovuta alla eccessiva fretta con cui si leggono i provvedimenti. Io ho autorizzato i lavori al presidio di Paola che consentiranno di avere i posti letto di terapia intensiva emergenziali al 5 piano e contestualmente ho autorizzato i lavori definitivi al 3 piano che consentiranno di avere permanentemente, e in sicurezza, i posti di terapia intensiva. Quindi tutto sta andando avanti come programmato».
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