Alle prime luci dell’alba gli uomini della Dia di Catanzaro, coordinati dal procuratore della Repubblica Nicola Gratteri hanno eseguito l’ordinanza di misure cautelari in carcere emessa dal gip nei confronti di Mario Pranno e Francesco Cicero, ritenuti gravemente indiziati di concorso a vario titolo nell’omicidio Nigro.
I destinatari della misura sono figure storiche di rilevo della criminalità organizzata cosentina. Le indagini hanno consentito di stabilire che l’omicidio (durante il blitz criminale rimase ferito ad una gamba anche un figlio della vittima), che avvenne il 18 novembre 1981 all’interno di un negozio di proprietà di Nigro, fu deciso dai vertici del clan Perna-Pranno, in quanto l’imprenditore si era rifiutato di aderire alle reiterate richieste estorsive del gruppo ‘ndranghetista. La morte dell’uomo doveva servire quindi al clan per riaffermare il proprio potere e costituire un monito per gli altri commercianti affinché non seguissero il suo esempio.