Il Consiglio dei Ministri lo scorso 28 febbraio ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dal 21 al 24 dicembre 2019 nel territorio della costa tirrenica delle province di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia, con uno stanziamento di 9.000.000 di euro a valere sul Fondo per le emergenze nazionali. Tra gli amministratori, che a seguito delle mareggiate, avevano invocato l’aiuto delle istituzioni sovracomunali e del governo Italiano, il sindaco di Acquappesa, Francesco Tripicchio “Questo stanziamento -afferma il primo cittadino del comune tirrenico flagellato dalle mareggiate- è finalizzato all’attuazione dei primi interventi, nelle more della valutazione degli effettivi impatti e, quindi, della valutazione completa dei danni delle mareggiate.
Subito dopo gli ultimi eventi meteomarini straordinari che hanno flagellato la nostra costa, in concomitanza con le festività Natalizie, insieme ai colleghi Sindaci degli altri Comuni della costa tirrenica, abbiamo iniziato una serie di incontri operativi, a seguito dei quali è stata predisposta tutta la documentazione necessaria per la quantificazione dei danni, da sottoporre all’attenzione degli enti sovraordinati competenti”
È stato interessato direttamente anche il Presidente del Consiglio dei Ministri Conte, al quale è stata consegnata personalmente la documentazione dal Sindaco di Diamante, il Senatore Ernesto Magorno, riuscendo a sensibilizzare il governo sulla effettiva necessità di interventi urgenti.
Tripicchio esprime soddisfazione, per un risultato incassato, facendo squadra “E’ la dimostrazione che l’unione fa la forza e che, a prescindere dalle appartenenze e/o simpatie o ideologie politiche di ciascuno, è assolutamente necessario lavorare in sinergia con il solo obiettivo del bene comune. Si possono avere idee politiche anche completamente differenti, ma se si vuole amministrare è assolutamente necessario unire le forze e lavorare per il bene delle comunità che si amministrano.
È di questo che i nostri territori hanno bisogno, di unione di intenti e di fronte comune per il raggiungimento di obiettivi sempre più alti, non certamente di divisioni e di continui attacchi per tentare di screditare a tutti i costi l’operato altrui”
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