Un’indagine dei carabinieri di Reggio Calabria avviata nel settembre scorso, coordinata dalla Procura Antimafia reggina, ha consentito di fare completa luce sull’omicidio di Giuseppe Cartisano, assassinato a Reggio il 22 aprile 1988 a soli 21 anni in uno dei fatti di sangue più efferati ed eclatanti della cosiddetta ‘seconda guerra di ‘ndrangheta’ che tra il 1985 e il 1991 insanguinò la città. Dopo 32 anni è stato incastrato il secondo killer, Vincenzino Zappia, detto Enzo, 52 anni, attualmente detenuto per altra causa, appartenente alla cosca Tegano-De Stefano. Nel corso del conflitto a fuoco rimase ucciso uno dei due sicari, Luciano Pellicanò l’altro, Zappia, sebbene gravemente ferito, riuscì a dileguarsi, approfittando dell’aiuto fornitogli da ignoti complici. La Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, nel riesaminare le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia ha proceduto ad una nuova verifica degli atti processuali e, attraverso accertamenti genetico molecolari sui campioni di sangue in sequestro, è stata data conferma inequivocabile dell’identità del killer.