É guerra aperta tra i mercatari di Praia a Mare e l’esecutivo guidato da Antonio Praticò. Una situazione che rischia di esplodere non solo nella cittadina alto tirrenica ma in buona parte dei paesi del territorio tirrenico cosentino. La tariffa Cosap, quella per intenderci che regola l’occupazione del suolo pubblico, da una parte non viene rispettata con il pagamento della relativa quota per l’aumento registrato. I pagamenti effettuati, considerati parziali o omessi dal Comune di Praia a Mare, secondo gli ambulanti sarebbero in linea con i valori nazionali e calcolati sulla base dell’effettiva occupazione come prevede la legge. A ciò i commercianti lamentano gravi problemi igienico sanitari: secondo loro il sindaco Praticò non avrebbe mantenuto fede all’impegno (preso davanti il Prefetto) di istallare nell’area mercatale i bagni.
La resa dei conti ci sarà giovedì prossimo quando ad alcuni mercatari sarà interdetto l’ingresso in ragione di un provvedimento, che il legale che rappresenta in sede di giudice di pace i mercatari, Roberta Petrungaro, ritiene illegittimo: ovvero di revoca per omesso pagamento di canoni, “i cui avvisi – ha proseguito il legale – sono stati impugnati davanti al giudice di pace di Scalea”. Sono circa trenta le famiglie interessate dal provvedimento e si prevedono animi accesi per dopodomani.
L’ente comunale aveva notificato gli avvisi di pagamento per insufficiente o mancato versamento del canone per occupazione di suolo pubblico per l’annualità 2019. A ciò gli ambulanti rispondevano chiedendo quali sarebbero dovute essere le somme da corrispondere a titolo di Cosap per ciascun anno (compreso quello in corso). Il funzionario addetto del Comune di Praia a Mare, anziché considerare i nuovi conteggi così come effettuati su base logica e normativa, secondo quanto si legge nel ricorso al giudice di pace, avrebbe notificato l’avviso impositivo, di fatto non tenendo conto delle vigenti leggi nazionali e regionali, che, viceversa, dimostrerebbero la estrema “ingiustizia” ed esosità delle somme finora richieste per la occupazione del suolo pubblico in Praia a Mare.
Insomma lo scontro è sul canone per l’occupazione, con riferimento alla durata. In base alla vigente normativa primaria e secondaria riguardante il canone per la occupazione di spazi e aree pubbliche (COSAP) si definiscono: “occupazione temporanea”: l’occupazione autorizzata, per un periodo occasionale, inferiore all’anno, giornaliera o stagionale, in base ad una concessione con effetto temporaneo;
“occupazione permanente”: l’occupazione autorizzata, in base ad una concessione con effetto permanente, per l’intero anno, ricorrente negli anni successivi.
Gli ambulanti rispondono che pur essendo titolari di una concessione c.d. “permanente” e di un’autorizzazione per lo svolgimento dell’attività commerciale nel Mercato in oggetto, sono presenti su area pubblica per una sola volta a settimana, e, quindi, per soli quattro giorni al mese e, dunque, per soli 52 giorni all’anno; con il limite ulteriore di poter esercitare la propria attività unicamente nella giornata assegnata e solo dalle ore 7,00 alle ore 14,00.
Di Antonello Troya.