Riceviamo e pubblichiamo
Eravamo ancora a goderci il mare da bere della nostra Diamante quando l’avvocato Raffaele Cammarella e l’ex presidente della commissione porto si autointervistavano sul lungomare per commentare l’interessamento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione sulla vicenda porto.
Evidentemente era troppo forte la loro emozione per il risultato raggiunto dal Movimento Popolare che hanno voluto brindare subito senza pensare di invitare tutti gli artefici di questo splendido traguardo che sono e restano i 1200 cittadini firmatari del documento da cui l’azione del Movimento è proseguita con maggiore vigore. Perché è bene ribadire che anche questo risultato, l’interessamento dell’Anac, è frutto del lavoro del Movimento Popolare in cui sia l’avvocato Cammarella che Pino Pascale, in rappresentanza del gruppo politico Diamante Futura, avevano partecipato. L’esposto rivolto all’autorità anticorruzione è infatti sottoscritto da cittadini di Diamante che si riconoscono nel Movimento Popolare e prodotto per loro conto dall’avvocato Cammarella, componente egli stesso del Movimento e redatto anche sulla base di alcune argomentazioni contenute nella relazione della commissione consiliare sul porto (presidente Savarese).
E’ bene ribadirlo soprattutto visto il tentativo esplicito di offuscare e azzerare i meriti del Movimento rispetto ai risultati raggiunti da parte dell’amministrazione in carica. Ricordiamo a noi stessi che durante un consiglio comunale e anche nel corso di alcune dirette facebook il sindaco Magorno ha più volte detto chiaramente che il Movimento non aveva più motivo di esistere. Forse non avevamo capito bene ma evidentemente voleva comunicare che sarebbe andato nella direzione indicata dal Movimento. Se è così ci scusiamo per non averlo compreso, lo ringraziamo e gli ricordiamo, allo stesso tempo, che il Movimento continuerà a vigilare affinché si compia fino in fondo la volontà popolare espressa in due anni di attività.
Ma attenzione, non si tratta di primogeniture o di mettere cappelli. Questo, almeno al Movimento, non interessa. Si tratta soltanto di ristabilire una verità storica per evitare che domani qualcuno possa ergersi a salvatore della patria. Se il popolo di Diamante otterrà il risarcimento del danno economico subito sarà merito della stessa iniziativa popolare che ha svegliato le coscienze di tutti, evidentemente anche di molti politici che sulla questione hanno temporeggiato per anni. Questo sia ben chiaro. Altro che il Movimento non ha motivo di esistere!
Siamo vicini alla scadenza dei 15 giorni entro cui la ditta avrebbe dovuto riprendere i lavori prima di andare verso la rescissione contrattuale. Siamo certi, come lo siamo da anni, che i lavori non riprenderanno. Così come siamo certi che nessuno potrà mai costruire il porto previsto dal progetto oggetto del bando aggiudicato dalla Ati-Icad-Diamante Blu srl.
Se si dovesse aprire il contenzioso con la Regione Calabria per il risarcimento del danno o se questo arriverà durante la fase di conciliazione, la proposta che continueremo a ribadire è quella di andare nella direzione dell’unica soluzione possibile e positiva per tutti: un porto pubblico nel quale investire le risorse del contenzioso e altre che verranno individuate in seguito. Siamo soddisfatti infine del fatto che, al di là delle amministrazioni in carica, la politica locale si sia convertita sulla via di Damasco con atti e fatti. Quelli indicati dal Movimento Popolare.
E’ bene ribadirlo soprattutto visto il tentativo esplicito di offuscare e azzerare i meriti del Movimento rispetto ai risultati raggiunti da parte dell’amministrazione in carica. Ricordiamo a noi stessi che durante un consiglio comunale e anche nel corso di alcune dirette facebook il sindaco Magorno ha più volte detto chiaramente che il Movimento non aveva più motivo di esistere. Forse non avevamo capito bene ma evidentemente voleva comunicare che sarebbe andato nella direzione indicata dal Movimento. Se è così ci scusiamo per non averlo compreso, lo ringraziamo e gli ricordiamo, allo stesso tempo, che il Movimento continuerà a vigilare affinché si compia fino in fondo la volontà popolare espressa in due anni di attività.
Ma attenzione, non si tratta di primogeniture o di mettere cappelli. Questo, almeno al Movimento, non interessa. Si tratta soltanto di ristabilire una verità storica per evitare che domani qualcuno possa ergersi a salvatore della patria. Se il popolo di Diamante otterrà il risarcimento del danno economico subito sarà merito della stessa iniziativa popolare che ha svegliato le coscienze di tutti, evidentemente anche di molti politici che sulla questione hanno temporeggiato per anni. Questo sia ben chiaro. Altro che il Movimento non ha motivo di esistere!
Siamo vicini alla scadenza dei 15 giorni entro cui la ditta avrebbe dovuto riprendere i lavori prima di andare verso la rescissione contrattuale. Siamo certi, come lo siamo da anni, che i lavori non riprenderanno. Così come siamo certi che nessuno potrà mai costruire il porto previsto dal progetto oggetto del bando aggiudicato dalla Ati-Icad-Diamante Blu srl.
Se si dovesse aprire il contenzioso con la Regione Calabria per il risarcimento del danno o se questo arriverà durante la fase di conciliazione, la proposta che continueremo a ribadire è quella di andare nella direzione dell’unica soluzione possibile e positiva per tutti: un porto pubblico nel quale investire le risorse del contenzioso e altre che verranno individuate in seguito. Siamo soddisfatti infine del fatto che, al di là delle amministrazioni in carica, la politica locale si sia convertita sulla via di Damasco con atti e fatti. Quelli indicati dal Movimento Popolare.
MOVIMENTO POPOLARE PER IL PORTO PUBBLICO