(ANSA)
Fondi pubblici destinati alla manutenzione dei principali servizi cittadini di Reggio Calabria distratti e lucrati dalle cosche di ‘ndrangheta grazie ad accordi con politici e imprenditori collusi. E’ il quadro disegnato da un’inchiesta coordinata dalla Dda e condotta dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio che ha portato all’arresto di otto imprenditori che ricoprivano incarichi nelle società Multiservizi, partecipata dal Comune, e Gst, fallite nel 2014 e nel 2015. L’accusa è bancarotta fraudolenta.
Gli indagati, che ricoprivano cariche o qualifiche societarie, secondo l’accusa avrebbero distratto e dissipato il patrimonio delle società Multiservizi – che si occupava della manutenzione, tra l’altro, del patrimonio edilizio comunale, delle strade, degli uffici giudiziari e di altro ancora – e Gestione servizi territoriale, causandone il fallimento e privando i creditori di quanto dovuto. Sequestrati anche beni per oltre 5 milioni di euro.