In rete oramai si trova tutto ed il contatto di tutto. Ci sono perfino elenchi (http://ortellidaniele.altervista.org/alterpages/files/Massoneria-Elenco-Massoni-Italiani-.pdf) dai quali possono ricavarsi i nomi di alcuni iscritti nelle logge massoniche nel nostro paese.
La notizia che in quell’elenco vi sia il primo cittadino di Catanzaro è venuta fuori da tempo, ma che in quell’elenco vi fosse addirittura il nominativo di un componente la commissione straordinaria chiamata a guidare l’ASP di Catanzaro, dopo la deliberazione con cui il Consiglio dei Ministri ha disposto lo scioglimento dell’Azienda per infiltrazioni mafiose, davvero nessuno poteva aspettarselo.
“La moglie di Cesare non solo deve essere onesta, ma deve anche sembrare onesta”, proprio per questo motivo, avendo da tempo denunciato una serie di incredibili sprechi nell’ASP di Catanzaro – sostiene Francesco Di Lieto del Codacons – non possiamo tollerare neppure il minimo sospetto su chi è chiamato a far pulizia.
Non sappiamo se si tratta di una banale omonimia, ma in quella lista di massoni vi è anche un Domenico Bagnato, che sembrerebbe proprio il Componente la Commissione straordinaria, atteso che coincide sia il luogo che la data di nascita.
Ora, laddove l’iscrizione rispondesse al vero – prosegue Di Lieto – sarebbe davvero disdicevole che un componente, cui sono state affidati tutti i poteri per ristabilire la legalità nell’ASP di Catanzaro, nell’interesse dei cittadini, non abbia dichiarato la propria appartenenza ad una loggia massonica e, nel caso lo abbia fatto, sarebbe proprio singolare la sua nomina.
Le indagini giudiziarie ci consegnano, soprattutto in Calabria, tutta una serie di ingerenze illecite da parte di settori della massoneria nell’attività politica e delle amministrazioni locali, fino a accertare legami criminali tra alcune logge con le organizzazioni mafiose.
Riteniamo che, sempre se il soggetto ricompreso nell’elenco e il Commissario siano davvero la stessa persona, si debba fare la massima chiarezza.
Anche perché non è ipotizzabile che chi debba valutare l’operato dei manager dell’Asp di Catanzaro possa, in qualsiasi modo, essere influenzato da logiche esterne.
E non vogliamo credere alle voci che si rincorrono per la città, secondo cui ci sarebbero state delle cene per una “normalizzazione”.
Per questi motivi il Codacons ha chiesto spiegazioni al Ministro della Salute confidando che, nel caso risultasse confermato quanto circola liberamente in rete, si provveda alla sostituzione del commissario.