Di Gianluca Sarpa (P.C.I.)

Care concittadine e concittadini finalmente una promessa è stata mantenuta, si perché era poco più di 2 anni fa quando il sindaco dichiarava “Non mi avete visto prendere una decisione, che sia una, sulla pista ciclabile e lascio a voi ogni commento che sto sentendo in merito”.

Il terrore cittadino di uno smantellamento della pista ciclabile, all’indomani dell’avvenuta elezione a sindaco dell’Avv. Roberto Perrotta era scontato visto il forte antagonismo con l’ex sindaco Avv. Basilio Ferrari e invece no, nessuno ha toccato la pista ciclo-pedonale, ma proprio nessuno.

La pista ciclo-pedonale nonostante le forti critiche iniziali al progetto sia circa l’utilità che il costo dell’opera circa 300.000,00 euro è una infrastruttura che rappresenta un fiore all’occhiello delle domeniche paolane, considerevole è il numero di utenti tra ciclisti e pedoni che percorrono i quasi 2 km di pista ciclabile, isolata dalle auto e sicura grazie alla presenza dei dissuasori, sicura sia per grandi che per piccini.

Ma tornando alla promessa, è proprio così, è stata mantenuta, nessuno ha toccato la pista ciclabile, ma proprio nessuno, nessuno ha fatto manutenzione alla speciale resina che costituisce la pista, men che meno a nessuno è venuto in mente di svuotare gli scoli di raccolta delle acque, che puntualmente allagano la pista, o di tagliare le piante che invadono la pista.

La resina rossa ormai totalmente ricoperta dalla sabbia che rende scivoloso il piano stradale


Evidenti lesioni nel pavimento stradale ed evidente copertura della pista con un inutile marciapiede che copre la resina e costringe biciclette e pedoni su un pezzo d’asfalto
Il rispetto della “cosa pubblica” passa anche per la salvaguardia degli investimenti e dei soldi pubblici al di la del colore politico e dell’ideologia, gli uomini passano le buone azioni, la buona politica resta, chissà che magari nelle intenzioni dell’attuale amministrazione non ci sia in atto un lento processo di smantellamento, “giustificato” (dall’incosciente) deterioramento della struttura.

Ma di questo si tratta, la struttura è abbandonata a se stessa e come diceva il grande Antonio de Curtis in arte Totò “E io pago”.

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